Ultima tappa della Pesca di Verona, ormai in vista del traguardo dell’Indicazione Geografica Protetta. La Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea di martedì 9 giugno, ha infatti pubblicato la relativa domanda di riconoscimento. La pubblicazione dà agli Stati Membri la possibilità di presentare alla Commissione, entro i prossimi sei mesi, eventuali osservazioni ed opposizioni. [//]Se non ne perverranno, questo eccellente frutto del Veneto verrà iscritto ufficialmente nel registro dei prodotti tutelati dalla Comunità.
“La qualità veneta ha ripreso a correre nell’ortofrutta – ha commentato il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato – dove numerose richieste sono ormai alle soglie di un riconoscimento anche formale che garantisce le caratteristiche del prodotto, tutela i consumatori e valorizza produzioni locali di altissimo livello che affondano la loro storia nell’identità del territorio d’origine. Il 31 marzo, infatti, è stata pubblicata la richiesta di IGP Riso del Delta del Po; il 18 aprile quelle per l’Insalata di Lusia e i Marroni di Monfenera, il 6 maggio la richiesta di DOP per l’Aglio Bianco Polesano; l’11 maggio è stata la volta dell’IGP per i Marroni di Combai”.
La “Pesca di Verona” IGP si riferisce alle pesche a polpa bianca o gialla e alle nettarine a polpa gialla coltivate in provincia di Verona nei territori dei Comuni di Bussolengo, Castel d’Azzano, Castelnuovo Del Garda, Lazise, Mozzecane, Pastrengo, Pescantina, Povegliano, San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Sommacampagna, Sona, Valeggio sul Mincio, Verona, Villafranca e Zevio. La zona di coltivazione è caratterizzata da un ambiente particolarmente adatto per tipo di terreno, clima, precipitazioni e collocazione protetta dal sistema alpino e mitigata dal Lago di Garda.
La reputazione della “Pesca di Verona” ha origini antiche e ne parlava già Plinio, mentre Mantegna le ha raffigurate nella basilica di San Zeno. La Pesca di Verona IGP potrà essere commercializzate dal 10 giugno al 20 settembre, contraddistinta dall’apposito marchio previsto dal disciplinare.