E’ noto come uno dei migliori aiuti di Giambattista Tiepolo e per essere l’autore del più esteso affresco unitario di tutti i tempi e luoghi: 5500 metri quadri di finissima pittura per la cupola ellittica – essa pure da primato, essendo la più grande al mondo – del santuario di Vicoforte, in Piemonte. [//] Un’opera colossale, considerata il capolavoro del barocco piemontese, affrescata per celebrare ad un tempo la Beata Vergine e la gloria di Casa Savoia. Si tratta di Mattia Bortoloni (Canda di Rovigo, 1696 – Bergamo, 1750), molto famoso in vita e poi dimenticato. Finalmente, una grande mostra, curata da Alessia Vedova e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, dall’Accademia dei Concordi e dal Comune di Rovigo, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza, con il patrocinio e la collaborazione della Regione del Veneto, proporrà una selezione dei suoi più importanti lavori, evidenziandone l’originalità, l’ironia spesso irriverente e l’anticonformismo che, in controtendenza rispetto alla pittura religiosa dell’epoca, ne connotano la produzione. Saranno accostati a una trentina di opere non meno significative del veronese Antonio Balestra, suo maestro (da lui apprese “i primi fondamenti dell’arte”, ai quali aggiunse lo studio delle opere di pittori dell’epoca presenti a Venezia, come Louis Dorigny, Federico Bencovich, Giambattista Piazzetta, Sebastiano Ricci, e di alcuni artisti seicenteschi, come Giulio Carpioni) e di altri grandi del Settecento veneto, tra cui, ovviamente, Giambattista Tiepolo. Del Balestra saranno esposte una inedita “Natività” e due splendide tele provenienti dal monastero benedettino di San Paolo d’Argon, recuperate dopo un lungo intervento di restauro. La mostra, titolata “Bortoloni, Piazzetta e Tiepolo: il ‘700 veneto”, si terrà a Rovigo, alla Pinacoteca di Palazzo Roverella, dal 30 gennaio al 13 giugno 2010. Significativa presenza, tra gli autorevoli componenti del Comitato Scientifico, tra cui spicca il nome del Sovrintendente Fabrizio Magani, quella della dott.ssa Paola Marini, direttore del Museo di Castelvecchio dove, all’inizio di un road-show di presentazione in diverse città italiane, tutte legate alla vicenda artistica di Mattia Bortoloni, è stata recentemente presentata l’esposizione, con interventi della stessa Marini, del Soprintendente Fabrizio Magani, di Alessia Vedova e di Isabella Gaetani di Canossa, vicepresidente dell’Associazione Amici di Castelvecchio e dei Civici Musei d’Arte di Verona che, insieme con il Comune scaligero – Assessorato alla Cultura, hanno dato il patrocinio all’iniziativa.