VENEZIA E ISTANBUL IN EPOCA OTTOMANA Istanbul, Museo Sakip Sabanci 18 novembre 2009 – 28 febbraio 2010.[//]

Organizzata in occasione della visita di Stato a Istanbul del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la mostra si inserisce nelle celebrazioni per “Istanbul 2010, Capitale Europea della Cultura” e si realizza grazie alla collaborazione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e il Museo Sakip Sabanci di Istanbul, con il patrocinio e il finanziamento del Ministero degli Affari Esteri/ Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale e il coordinamento dell’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul.

Curata da Giampiero Bellingeri, Nazan Ölçer e Giandomenico Romanelli, con il coordinamento di Camillo Tonini, è articolata in sezioni e presenta oltre centosettanta opere, attraverso le quali si ripercorrono i rapporti e gli scambi culturali tra le due civiltà dal XV al XX secolo. Di queste, centoventisei provengono dalle collezioni dei Musei Civici Veneziani (Museo Correr, Biblioteca e Gabinetto Stampe e Disegni, Museo di Palazzo Mocenigo-Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, Ca’ Pesaro-Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Museo Fortuny e Palazzo Ducale) e quarantacinque dai musei di Istanbul (Topkapi, Pera, Yapi Kredi “Vedat Nedim Tör” e Opere Turche e Islamiche). Si tratta di incontri e intrecci, non esaustivi in sé, ma scelti per il loro valore emblematico, avvenuti in circostanze storiche delle quali si sottolineano le caratteristiche e il contesto.

Catalogo Electa (bilingue, turco e italiano) a cura di Giampiero Bellingeri e Nazan Ölçer.

La mostra si inaugura mercoledì 18 novembre 2009 al Museo Sakip Sabanci di Istanbul alla presenza dei Capi di Stato turco e italiano.

E’ un lungo, differenziato periodo, quello ottomano, rappresentato dai materiali esposti costituiti da: libri e manoscritti (trattati veneziani di storia e letteratura ottomana, quali “Historia universale dell’Imperio dei Turchi” di Francesco Sansovino, “La letteratura turca” di G.B. Donà e di G.B. Toderini), dipinti con ritratti e vedute (Gentile Bellini, C. Vecellio, P. Liberi, B. Castelli, I. Caffi), disegni geografici (C. Buondelmonti, G..B. Agnese, Piri Reis, G. Rossini), stampe, maioliche, vetri (lampade da moschea prodotte a Venezia), cuoi lavorati (“cuoridoro”), strumenti musicali ottomani dalla collezione di Francesco Morosini, medaglie (Maometto II di Gentile Bellini) e monete (zecchini con contromarca ottomana), tappeti, stoffe (Collezione M. Fortuny) e abiti che documentano i continui sforzi di approfondimento della conoscenza dell’altra parte, intercorsi tra le due potenze confinanti.

Al centro è prevalentemente la valorizzazione del ruolo culturale di Istanbul, così come si manifesta nei suoi riflessi in Laguna e in sintonia con il tema delle celebrazioni del 2010.