Sabato 21 Novembre, alle ore 17 30, presso la Società Letteraria di Verona, nella sala Montanari, il cantautore e scrittore Roberto Vecchioni, presenterà il suo ultimo romanzo Scacco a Dio. [//] Le storie ribelli di chi vuole essere altro da sé, Einaudi Editore, I Coralli, pp.258, Giugno 2009. L’autore (www.vecchioni.it), uno dei padri storici della canzone d’autore in Italia e da anni scrittore di razza, ne discuterà con il giornalista di Rai 3 Beppe Muraro e con il manager Mimmo Colombo. Introdurrà l’iniziativa il Presidente della Società Letteraria Alberto Battaggia.
L’evento è effettuato in collaborazione con il Circolo dei Lettori di Verona. Roberto Vecchioni converserà inoltre con il pubblico e leggerà alcuni brani del volume. «Sembra quasi che lo facciano per farmi dispetto, gli uomini: arrivati a un certo punto è come se s’incidessero un’altra linea della vita sulla mano. No, non parlo di peccati, quelli son minuzie: dico il corso del loro destino. È come se in un’immaginaria scacchiera non accettassero più le diagonali di un alfiere, i salti di un cavallo, le rette di una torre. E spacciano questa falsa libertà per uno scacco a me, uno scacco a Dio. Ecco cosa mi tormenta e cosa voglio capire: dove ho sbagliato?». E se un giorno Dio, in piena crisi esistenziale, si travestisse da pittore del Rinascimento o da chitarrista rock, da trapezista o da cortigiana, per cercare di comprendere gli uomini, quelle sue creature ribelli che ormai gli sembra di non capire più? Così, infatti, si presenta il Creatore davanti a Teliqalipukt, il «suo primo consigliere», una specie di angelo mandato sulla terra con lo scopo di seguire gli uomini per poterli poi raccontare ai «piccoli immortali, i suoi allievi». E proprio a lui Dio chiede di spiegarglieli, gli uomini, lui che li ha conosciuti da vicino. Inizia così una sorta di «terapia» in cui Teliqalipukt (vecchia conoscenza dei lettori di Roberto Vecchioni), di seduta in seduta, si fa cantastorie per Dio. Da Catullo a JFK, passando per Shakespeare e Federico II, i protagonisti dei racconti – che danno forma a un unico romanzo – sono accomunati dalla volontà di ribellarsi a un destino che appare già segnato. E così scopriamo che Oscar Wilde dopo anni di carcere vive sotto falso nome nel nord della Francia; che il matematico Évariste Galois muore in duello non a causa di una donna ma per il risultato sconvolgente delle sue ricerche; che sir Alec Guinness si converte dopo uno strano colloquio in una chiesa durante le riprese del film in cui veste i panni di padre Brown; che il campione del mondo di scacchi Capablanca non ha perso il suo titolo come invece credevamo. Roberto Vecchioni, uno dei padri storici della canzone italiana, ha nel proprio DNA insieme alla musica (ha venduto oltre 6 milioni e mezzo di dischi) la poesia e la scrittura. Da pochi giorni ha pubblicato il suo ultimo lavoro live “In-Cantus” (Universal) ripreso dal recente omonimo spettacolo in cui unisce musica pop e musica classica, versi d’autore e di tradizione con la poesia contemporanea. Docente universitario a Pavia e alla Sapienza di Roma dopo aver insegnato per oltre 30 anni greco, latino, italiano e storia nei licei classici, si conferma con “Scacco a Dio” intenso scrittore tornando ad emozionarci con la sua affabulazione rapinosa e lieve, con le sue storie un po’ sghembe capaci di cogliere e svelare, d’incanto, gli abissi dell’ animo umano. (www.einaudi.it/speciali/Scacco-a-Dio).