La firma della «Dichiarazione di Verona» ha concluso ieri i lavori del Regional Transport Days, il Forum mondiale sul trasporto pubblico regionale che si è svolto a Veronafiere nell’ambito Bus & Bus Mobility Business 2009, il salone specializzato dedicato al mondo dell’autobus in programma fino a domani, sabato 21 novembre. [//]

Il documento sottoscritto da Asstra (l’associazione italiana delle aziende locali di trasporto pubblico), Uitp (l’associazione mondiale delle imprese di trasporto pubblico) e Veronafiere «riafferma con forza la volontà di lavorare insieme per migliorare la mobilità anche nelle città di piccole e medie dimensioni e nelle aree a bassa densità di popolazione». Inoltre, dopo aver sottolineato che il settore del trasporto pubblico ha la volontà strategica e la capacità operativa per realizzare sistemi di Tpl (Trasporto pubblico locale) di alta qualità, «auspica dalla classe politica un impegno concreto ed un investimento coraggioso nel trasporto pubblico».

«I convegni di queste due giornate», spiega Hans Rat, segretario generale Uitp (Belgio), «hanno dimostrato che sono proprio le piccole e medie città quelle che possono sviluppare e sperimentare soluzioni innovative. Abbiamo confrontato esperienze diverse e interessanti e il Regional Transport Days è il luogo adatto dove mettere in comune e far conoscere questi modelli organizzativi».

Cinque sono state le sessioni nelle due giornate che hanno visto la nutrita partecipazione di amministratori del Tpl e delegati Uitp provenienti dall’Italia e dall’estero (significativa la presenza di una delegazione dall’Egitto, paese in forte sviluppo sul fronte della mobilità) che hanno potuto confrontarsi, aggiornarsi ed approfondire i temi più caldi e attuali sulle opportunità di sviluppo e di risposta alle moderne esigenze dell’utente del trasporto pubblico nelle città a bassa densità abitativa.

Dalla presentazione di modelli d’eccellenza di business, come il caso della SwissPostAuto che ha sfidato strategicamente e con successo il mercato francese, entrando in 8 regioni di confine, agli strumenti continui di rilevazione della soddisfazione dell’utente in Belgio quale politica strategica e tattica di miglioramento del servizio, all’utilizzo dei sistemi informativi intermodali tra cui spiccano l’Alsazia, la Germania e la Finlandia con un innovativo portale (HUBI PORTAL), basato su un browser, che permette attraverso il cellulare del singolo passeggero di localizzare in tempo reale i veicoli e la panoramica del percorso.

Tra i temi dibattuti anche la necessità di una standardizzazione dei requisiti funzionali dei veicoli, dall’ottimizzazione dei componenti, come ad esempio l’impianto frenante, fino ai sistemi di diagnosi e prevenzione dei guasti. L’obiettivo è naturalmente un contenimento dei costi di gestioni della flotta da raggiungere anche con l’adozione di soluzioni di esercizio inconsuete. E’ il caso della città di Osnabruck in Germania, dove la locale azienda di trasporto pubblico ha deciso di utilizzare autobus col rimorchio anziché i tradizionali articolati. La ragione è semplice: nelle ore di poco traffico circola il solo autobus, in quelle di punta basta aggiungere il rimorchio. Una scelta apprezzata dai passeggeri che hanno riscontrato il miglior comfort dato dal maggiore spazio. Un bus col rimorchio tra le altre cose costa circa 100mila euro in meno di un articolato.

Un intervento significativo da parte di Uitp è stato dedicato al progetto SORT (Standard on road test), varato nel 2004 e in fase di «upgrade», basato sulla necessità di uniformare in tutta Europa i parametri di misurazione dei consumi di carburante per una corretta valutazione delle offerte nelle gare d’appalto, come richiesto dalle direttive europee per la fornitura di veicoli «puliti».