La Giunta veneta, su proposta dell’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, ha differito a tutto il prossimo mese di maggio il regime transitorio adottato nell’ambito del processo di delega ai Comuni del Garda delle funzioni amministrative in materia di porti del lago e di assegnazione delle concessioni. [//]
La proroga era stata chiesto da otto Comuni rivieraschi, allo scopo di dare a tutti i Comuni interessati il tempo di approvare definitivamente le “Linee guida” e il “Piano dei Porti” previsti dagli accordi Regione – amministrazioni locali, documenti formalizzati con delibere della giunta veneta che hanno recepito le proposte avanzate dalle comunità locali. Contestualmente la Giunta ha valutato non conforme alle disposizioni regionali la procedura già intrapresa dal Comune di Malcesine di pubblicazione di un bando per l’assegnazione degli spazi acquei e a terra ubicati nelle aree portuali, invitando l’amministrazione comunale ad attivarsi in modo da consentire la contestuale pubblicazione da parte di tutti i Comuni rivieraschi di bandi per l’assegnazione degli spazi demaniali di propria competenza. “Sarà anche costituito un tavolo di lavoro, composto dai responsabili tecnici dei Comuni interessati, dal Dirigente regionale della Direzione Mobilità e dal Dirigente responsabile del Servizio regionale Ispettorati di Porto – ha fatto presente Chisso – che dovrà riunirsi periodicamente e redigere una relazione di merito riferita al primo anno di gestione”.
“Nell’ottobre del 2008 – ha ricordato l’assessore – era stato completato il processo di delega ai Comuni del Garda delle funzioni amministrative in materia di porti del lago, accogliendo sostanzialmente le proposte avanzate sull’argomento dalle amministrazioni comunali interessate. In capo alla Regione sono rimaste le funzioni di coordinamento della pianificazione, della regolazione e di controllo amministrativo sull’esercizio delle deleghe conferite. Nell’aprile scorso abbiamo anche approvato il Piano dei Porti del Garda veneto, definito con i Comuni rivieraschi e composto dai singoli Piani di Bardolino, Brenzone, Castelnovo del Garda, Garda, Lazise, Malcesine, Peschiera del Garda e Torri del Benaco e dalle prescrizioni dettate dalla Regione. Le elezioni amministrative della scorsa primavera hanno però comportato l’avvicendamento di alcune compagnini di governo e il rallentamento delle attività amministrative, comprese quelle direttamente connesse con le Linee guida e il Piano dei Porti. La Regione ha quindi provveduto alla proroga del regime transitorio, accogliendo la richiesta del territorio”.