Dalla sperimentazione attuata nei giorni scorsi lungo la circonvallazione interna che va da via Ca di Cozzi a via Del Capitel (passando per viale Galliano, Porta Nuova, Breccia Capuccini, Lungadige Galtarossa, Corso Venezia), risulta che grazie alla centralizzazione di 58 dei 150 impianti semaforici cittadini, il tempo di percorrenza è diminuito del 28,9 per cento, con un conseguente abbattimento delle emissioni di gas inquinanti da traffico pari al 14 per cento. I test [//]di prova, rilevati su entrambi i sensi di marcia dell’asse del percorso preso quale riferimento, sono stati effettuati dal Settore Mobilità e Traffico del Comune, in collaborazione con la Polizia municipale, per tre giorni consecutivi dal 9 all’11 novembre e dal 16 al 18 novembre, nelle tre fasce orarie di maggior congestione del traffico (dalle 7.30 alle9, dalle 12 alle 14, dalle 16,30 alle 18,30).

I risultati della sperimentazione sono stati illustrati oggi dall’assessore alla Mobilità Enrico Corsi : “Verona, insieme a Milano, è una delle poche città del nord Italia ad aver introdotto la centralizzazione semaforica per migliorare la viabilità e facilitare gli spostamenti dei cittadini – spiega Corsi – ma è forse la prima ad aver ottenuto un risultato così positivo in tempi molto ristretti. Oltre alla notevole fluidificazione del traffico, la centralizzazione dei semafori ha prodotto anche un risparmio nell’impiego degli agenti di Polizia municipale, sottraendoli al presidio degli incroci e favorendone il reimpiego in altri servizi. Nelle prossime settimane – aggiunge l’assessore – il progetto verrà esteso ad altri quattro impianti semaforici, due in Corso Porta Nuova, uno in stradone Maffei ed uno in via Roveggia, per cercare di ottimizzare ulteriormente il traffico veicolare durante le ore di punta in altri punti critici della viabilità cittadina. Il passo successivo – annuncia l’assessore – sarà quello di rendere questi semafori ancor più dinamici ed in grado di autoregolarsi in base alla congestione del traffico rilevata mediante i sensori nell’asfalto, modulando in modo opportuno la durata del rosso e del verde”.

Il progetto è costato complessivamente 4 milioni di euro, 1 milione e 400 mila dei quali derivanti da un contributo del Ministero dell’Ambiente; attraverso gli oltre 600 sensori posizionati sull’asfalto, sono rilevati costantemente i livelli di congestione del traffico e la conseguente modulazione delle tempistiche del rosso e del verde da parte della Centrale della Mobilità di lungadige Galtarossa, a seconda del numero di auto presenti in ogni singolo incrocio. I 58 impianti semaforici centralizzati sono inoltre collegati con una rete di fibra ottica alla centrale operativa, la quale permette di utilizzare le telecamere (attualmente 22) per il controllo della viabilità e di implementare ulteriori sistemi telematici a servizio degli automobilisti.