La crisi non rallenta ma anche nel 2009, in piena recessione, molte imprese del Veronese hanno continuato ad assumere. Più tecnici e operai qualificati, più donne, purché specializzati o pronti a seguire corsi di formazione. Perché la ripresa arriverà, e tutte le aziende vogliono farsi trovare preparate. [//]Occupazione a rischio, quindi, ma non in tutti i settori né per tutti i lavoratori. Secondo le rilevazioni dell’agenzia per il lavoro In Job, infatti, nonostante la netta contrazione degli ordini dell’anno scorso, la domanda di personale qualificato è stata sostenuta, soprattutto per esperti e tecnici commerciali. Inoltre in vari settori la crisi ha colpito Verona fortunatamente meno di quanto si temesse: un dato controcorrente, con una confortante inversione di tendenza e l’aumento del 3% dei lavoratori avviati dall’agenzia. Dal dettaglio delle rilevazioni statistiche di In Job si consolida infatti la richiesta di dipendenti italiani (giunta ormai all’83% del totale degli avviati) e c’è lavoro anche per gli stranieri (+5%), segno che il mercato ricomincia a proporre interessanti prospettive di collocazione. In recupero gli operai (con un +3% rispetto agli impiegati), mentre un altro elemento positivo per il mercato del lavoro è l’aumento, pari all’11%, del ricorso al personale femminile.[//] Tra i settori economici che assumono di più nel Veronese, in base alle rilevazioni compiute da In Job, capofila del mercato è oggi il comparto bancario e assicurativo, che acquista peso fino al 35% dei lavoratori collocati, mentre al secondo posto si consolida il valore del commercio, con il 19%, davanti all’alimentare sia pure di un solo punto percentuale. Il primo settore industriale è il metalmeccanico, in quarta posizione con una quota del 12%. Tra i motivi del ricorso al lavoro somministrato spiccano quelli legati all’organizzazione (in calo dal 66% del 2008 al 59% dell’anno scorso), connessi a turni, riorganizzazione di reparti e nuovo personale per start-up. In seconda posizione, ma in crescita, si confermano le ragioni produttive (con il 36%,): acquisizione di nuove commesse, stagionalità, esecuzione di progetti. “Abbiamo affrontato un periodo di grandi trasformazioni puntando sulla ricollocazione dei profili più specializzati e professionali e cercando di orientare queste figure verso le aziende a loro più adatte – sottolinea Marika Ambrosi, responsabile regionale di In Job per il Veneto –. A Verona c’è attenzione per il commercio e la grande distribuzione, che richiedono personale per turni, ferie e nuove aperture. Molto attivo il settore alimentare, con ricerche di personale a copertura di picchi di lavoro e stagionalità. Attribuiamo molto valore alla formazione prima dell’avviamento, in modo che i nuovi assunti siano operativi da subito: questo ci permette un rapporto più stretto non solo con le principali aziende alimentari, ma anche con tutto l’indotto del comparto”.