A scuola di prevenzione e sicurezza. Operazione Fiumi, la campagna nazionale di Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile, prosegue la tappa veneta con una mattinata interamente dedicata ai bambini e al mondo della scuola. Oltre 300 gli alunni Scuola Primaria Segala, che questa mattina hanno partecipato all’iniziativa realizzata dall’equipaggio di Operazione Fiumi.[//] Nel cortile della scuola di via Frattini, l’equipaggio di Operazione Fiumi ha incontrato gli studenti della elementare per una giornata dedicata all’informazione sull’emergenza idrogeologica e sulla mitigazione del rischio di frane e alluvioni. I bambini sono diventati dei veri e propri esperti di prevenzione, corretta gestione del territorio e delle situazioni di emergenza, grazie a una mostra sul rischio idrogeologico appositamente allestita dagli animatori di Legambiente. E per rendere l’apprendimento più divertente, i volontari del Cigno Verde hanno messo a disposizione delle classi anche uno speciale gioco dell’oca, i cui temi dominanti sono i fiumi e il rischio idrogeologico. In questa nuova versione del gioco dell’oca, i partecipanti incappano nelle penitenze quando arrivano sulle caselle degli errati comportamenti che contribuiscono ad aumentare il rischio idrogeologico, come ad esempio l’edificazione di case abusive lungo i corsi d’acqua o il disboscamento degli argini dei fiumi. Al contrario, vengono premiati quando arrivano sulle caselle delle condotte responsabili, che aiutano a mitigare il rischio di frane e alluvioni, come la pulizia degli alvei dei corsi d’acqua. Così gli oltre 300 alunni che hanno partecipato alla giornata di educazione ambientale targata Operazione Fiumi hanno imparato, divertendosi, quali sono i fattori che aumento il rischio di frane, alluvioni ed esondazioni: abusivismo edilizio, cementificazione degli argini dei fiumi, cattiva manutenzione degli alvei e disboscamento. I bambini hanno inoltre appreso l’importanza di un piano di emergenza per affrontare le situazioni di allarme. Un semplice gioco quello di stamattina, che ha permesso ai giovani studenti non solo di comprendere cosa sia il rischio idrogeologico, ma anche di imparare quali sono i comportamenti da adottare per la salvaguardia di se stessi e degli altri nella drammatica eventualità di una esondazione. “Informare i cittadini sul rischio idrogeologico del proprio Comune, ma anche renderli edotti dei comportamenti e delle buone pratiche che aiutano a contenere tale rischio – spiega Paola Tartabini, portavoce di Operazione Fiumi – è il requisito fondamentale per un’efficace politica di mitigazione dei danni a persone e cose in caso di fenomeni calamitosi. Per affrontare un’emergenza e arginarne i danni, infatti, è fondamentale che ogni municipalità metta a punto il suo piano d’emergenza, informando la popolazione dei contenuti di tali piani e del corretto comportamento da seguire per mettersi in sicurezza”. Sottolinea l’importanza di una capillare e precoce educazione ambientale anche Stefania Leoni, presidente CEA Legambiente Verona: “Accanto agli interventi di messa in sicurezza del territorio e alla necessità di una corretta pianificazione, quella di sensibilizzare i cittadini di domani è una importante forma di prevenzione e un dovere morale verso le nuove generazioni, per rendere la società futura più consapevole e attenta alla gestione del territorio nel rispetto dell’ambiente”.