Banco Popolare vara un aumento di capitale che potrà raggiungere l’importo massimo di 2 miliardi di euro. Oggi i Consigli di Gestione e di Sorveglianza del Banco hanno infatti dato il via all’operazione, che verrà sottoposta all’approvazione dell’Assemblea straordinaria dei Soci e che consiste nell’attribuzione al Consiglio di Gestione, [//]ai sensi dell’art. 2443 cod. civ., della facoltà di aumentare il capitale sociale a pagamento e in via scindibile, in una o più volte entro il periodo di 24 mesi dalla data della deliberazione assembleare, per un importo massimo di 2 miliardi di euro. La delega conferisce al Banco un sufficiente grado di flessibilità per affrontare le esigenze di rafforzamento patrimoniale tenuto conto anche di eventuali dismissioni di asset “non core”. L’operazione passerà attraverso l’emissione di azioni ordinarie da offrire in opzione agli azionisti ed ai portatori delle obbligazioni del prestito obbligazionario convertibile “Banco Popolare 2010/2014 4,75%” (il cosiddetto “POC”), con facoltà di stabilire, nell’imminenza dell’offerta, il numero delle azioni da emettere, il rapporto di opzione e il prezzo di emissione ed il godimento. L’aumento di capitale verrà preceduto dalla eliminazione dell’indicazione del valore nominale espresso delle azioni, attualmente fissato a 3,6 euro. L’operazione non comporterà alcun riflesso sul regolamento dei “Warrant azioni ordinarie Banco Popolare 2005/2010-ISIN IT0003872279”, che andranno regolarmente a scadenza. L’operazione approvata oggi dai Consigli permette di: • rafforzare la dotazione patrimoniale del Gruppo, con un incremento, alla data di esecuzione, di 216 bps su tutti i ratio patrimoniali rispetto ai coefficienti esistenti alla data del 30 giugno 2010; • provvedere al rimborso degli strumenti finanziari di cui all’art. 12 del Decreto Legge n. 185/08 sottoscritti in data 31 luglio 2009 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – cioè i cosiddetti “Tremonti bond “- per un importo pari ad 1,45 miliardi di euro, a suo tempo sottoscritti per assicurare il costante sostegno del Banco Popolare ai territori di riferimento; • anticipare l’allineamento ai più stringenti requisiti in corso di introduzione con riguardo alle dotazioni minime patrimoniali (Basilea III), che comporterà, con ogni probabilità, un significativo incremento del ricorso al mercato dei capitali da parte degli intermediari creditizi; • garantire al Banco Popolare la possibilità di posizionarsi in modo favorevole sul mercato e cogliere le opportunità derivanti dalla futura crescita economica.