Bando Inail: inaccessibile il portale per la presentazione on line delle richieste
La Confartigianato di Verona, dopo aver raccolto la rabbia e lo sdegno di molti artigiani associati, scende in campo sul malfunzionamento del sistema informatico per la presentazione delle domande concernenti il bando Inail per la sicurezza da parte delle imprese. “Il bando pubblicato a dicembre 2010 – spiega il presidente Ferdinando Albini – concedeva finanziamenti a fondo perduto da impiegare a copertura di spese [//]riguardanti la sicurezza sul lavoro, l’adeguamento degli impianti, la formazione dei dipendenti e la responsabilità sociale d’impresa, per un totale nazionale di circa 60 milioni di euro. Purtroppo, il sistema informatico di accesso ai finanziamenti, gestito con il meccanismo del cosiddetto ‘click day’, con la presentazione delle richieste fissata a partire dalle ore 14 del 12 gennaio scorso, si è dimostrato di fatto inutilizzabile per molte aziende del nostro territorio. Pochi minuti prima dell’apertura della finestra da utilizzare per l’invio telematico della domanda, gli associati in attesa sono stati scollegati dal sito dell’Inail, mentre altri non sono proprio riusciti a collegarsi. Tutto ciò è assurdo e decisamente inaccettabile”. Come previsto, in pochi minuti i 60 milioni di fondi destinati sono terminati e solo chi ha avuto fortuna, come nell’acquisto di un biglietto vincente della lotteria, è riuscito a presentare la domanda. “Saremmo curiosi di sapere chi sono questi eroi baciati dalla dea bendata – continua Albini –, perché la nostra Associazione, sino ad ora, ha raccolto solamente lamentele di imprenditori che si sentono presi in giro”. Le competizioni telematiche, secondo Confartigianato, continuano a deludere gli imprenditori e sono una modalità inadeguata per accedere alle risorse pubbliche. Il diritto di accesso ai finanziamenti si trasforma in una gara legata alla pura casualità. “Pur apprezzando la scelta che tende a diffondere in maniera più capillare la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro – afferma ancora il presidente della Confartigianato di Verona –, contestiamo con forza questa formula che affida l’accesso alle risorse, che dovrebbero essere a disposizione di tutti, quantomeno con pari possibilità di richiederle, all’inefficienza di un portale on line, alla rete e alla velocità con cui si pigia un tasto del computer. Questa procedura appare inadeguata e va sostituita con modalità che consentano di eliminare disparità di trattamento tra imprese, affinché si evitino distorsioni e possibili illegittimità ancora più gravi a danno degli esclusi. Noi artigiani vogliamo sicurezza nelle nostre aziende, per noi e per i nostri dipendenti, vogliamo aderire a queste iniziative, ma vogliamo anche che ci sia concesso”. Da anni Confartigianato chiede un intervento strutturale e consistente di rideterminazione delle tariffe Inail pagate dagli artigiani per sanare l’assurda sperequazione che oggi li vede costretti a versare contributi 3 volte superiori rispetto alle prestazioni ricevute dall’Istituto. “La riduzione – conclude Ferdinando Albini – è tanto più necessaria in considerazione dell’ottimo andamento della Gestione dell’artigianato presso l’Inail, frutto dell’impegno delle imprese artigiane per garantire la sicurezza sul lavoro. In questi anni, l’artigianato ha evidenziato presso l’Inail un avanzo di gestione estremamente elevato, che non viene utilizzato né per aumentare le prestazioni, né per ridurre il costo del lavoro, né per finanziare azioni e progetti volti ad accrescere la sicurezza sui luoghi di lavoro. Così, nonostante la diminuzione degli infortuni testimoniata dall’Inail e nonostante la situazione gestionale ampiamente positiva, i nostri imprenditori continuano ad avere il costo assicurativo più alto rispetto agli altri settori economici. E per di più non riescono ad accedere ai bandi concessi a causa di queste assurde modalità di richiesta telematiche. Siamo Nel 2011 e se si decide di utilizzare la tecnologia, si deve anche essere in grado di gestirla in modo funzionale”.