La Corte Costituzionale, lo scorso 12 gennaio 2011 ci ha dato ragione: l’Europa non ci impone di mettere l’acqua sul mercato. Lo abbiamo sostenuto durante tutta la campagna di raccolta firme, reagendo con competenza e argomentazioni ad una politica che con la scusa della direttiva europea cercava di convincere amministratori locali e cittadini dell’obbligo inderogabile alla rinuncia del diritto universale sancito dall’ONU di un bene comune fondamentale per la stessa vita umana. Verona ha dato un contributo importante alla campagna referendaria: grazie ai 42 gruppi e associazioni che hanno aderito al Comitato Veronese Promotore e ai movimenti politici e partiti che hanno supportato la raccolta firme, ben 26.500 cittadini veronesi hanno potuto contribuire a questo successo e ora festeggiano con noi. Proprio da questi 42 gruppi e associazioni del Comitato Veronese Promotore del Referendum riparte il 24 gennaio 2011 (ore 21 presso la sede della Legambiente Verona) la campagna referenderaia [//]con un appello a tutti i veronesi ad aderirvi e sostenerla. Per la prima volta nella storia della nostra democrazia i cittadini sono protagonisti diretti della sfida referendaria: la campagna che ci porterà al voto questa primavera resterà patrimonio della società civile, indipendente dai partiti politici. Un’indipendenza non solo ideologica ma anche economica che si realizzerà anche attraverso la formula della “sottoscrizione con rimborso”: come «Comitato Promotore per il Sì ai Referendum» è stato deciso di lanciare da subito una campagna di sottoscrizione per la raccolta dei fondi, ma con rimborso. I referendum, infatti, in caso di ottenimento del quorum, godono di un finanziamento pubblico proporzionato al numero dei votanti. Lo strumento del rimborso, in caso di raggiungimento del quorum, permetterà di generare un maggior coinvolgimento del comitato promotore per l’opera di propaganda necessaria a portare al voto almeno 25 milioni di italiani. Contemporaneamente il rimborso delle quote versate permetterà di mantenere preziose risorse a favore dell’attività di gruppi e associazioni attive su temi della solidarietà, dell’impegno civico, della difesa ambientale e dei beni comuni, risorse sempre più minate dai continui tagli allo strumento del 5 per mille. Come Comitato Promotore Veronese ci impegneremo a gestire con la massima trasparenza attraverso il blog del Comitato Acqua Bene Comune di Verona (http://acquabenecomune.org) la raccolta delle adesioni alla campagna da parte di tutta la società civile veronese, perseguendo gli ambiziosi obiettivi di finanziamento posti dal comitato promotore nazionale. Comuncato a cura di COMITATO VERONESE PROMOTORE DEL REFERENDUM PER L’ACQUA PUBBLICA