Coniugare la drammatica carenza di risorse dell’Ente con l’esigenza di venire incontro ai bisogni delle famiglie. E’ questa la motivazione che ha indotto il Comune a modificare le rette degli asili nidi comunali Il Girotondo di Villafranca e il Piccolo Mondo di Dossobuono. Ma più che di aumenti veri e propri si è trattato di un cambiamento dei criteri di determinazione delle rette.
Le tre novità salienti sono illustrate dalla coordinatrice dell’asilo nido Il Girotondo Nadia Ciresola: «Innanzitutto viene considerata come retta di riferimento quella del nido mattina e non più quella del nido classico. Così anche la prima fascia ha la riduzione del 20%. La seconda è l’introduzione di una quota fissa di 40 euro per chi fa il tempo pieno e, infine, l’aumento della retta minima rispetto allo scorso anno educativo».
In effetti la retta di prima fascia fino alle 16 (156 euro) supera di poco la retta delle scuole d’infanzia paritarie del territorio. Inoltre il prolungamento del servizio sino alle 18, senza un’adeguata maggiorazione tariffaria, aveva determinato un aumento delle educatrici da tenere in servizio insostenibile economicamente.
«Gli adeguamenti delle fasce Isee non venivano fatti da molti anni – commenta l’assessore Maria Cordioli -. L’asilo nido è un servizio alle famiglie ma non è un baby parking dove lasciare i piccoli. Ci sono personale e strutture qualificati anche dal punto di vista educativo. I cambiamenti, dunque, sono stati fatti per mantenere un servizio di qualità».
In effetti, in tempi di vacche magre l’impegno dell’Ente è assai gravoso visto che le rette coprono il 35% della spesa, il contributo della Regione un altro 12% e il restante 53% è a carico del Comune.