Dopo l’annullamento dello scorso anno, la 18ª cena del Nodo d’Amore ha ritrovato tutto il suo fascino grazie a una serata davvero gradevole che ha messo a proprio agio i circa 3500 commensali che sono riusciti a trovar posto sul Ponte Visconteo. I biglietti quest’anno erano molti di meno e alla fine la scelta dell’Associazione Ristoratori Valeggio si è rivelata azzeccata. Sono riusciti a tenere viva una manifestazione unica la mondo, il servizio è stato curato e sicuramente non c’era la ressa degli scorsi anni. In più la serata si è riempita di significati, ben oltre la consueta valorizzazione del tortellino e del territorio valeggiano che, come ha sottolineato il sindaco Angelo Tosoni, costituiscono un connubio indissolubile che fa da traino a tutta la comunità. Quest’anno, due motivi speciali hanno caratterizzato la serata, Innanzitutto il 150° dell’Unità d’Italia che ha avuto un forte richiamo nel piatto da collezionisti realizzato dal maestro orafo Alberto Zucchetta che lo ha realizzato con i musici uniti nei colori nazionali e il tricolore che ha illuminato il Castello. Inoltre, sulle tavole spiccava un tocco di giallo in omaggio a Gerbera gialla, il coordinamento antimafia fondato dal giudice Antonino Caponnetto. Nel menù è stato riportato il significato del fiore, con una poesia ad esso dedicata. A rappresentare l’associazione vi era la presidente Adriana Musella, il cui padre Gennaro fu barbaramente ucciso nel 1982 dalla ‘ndrangheta.