«Sarà la nostra seconda casa, dopo il Bentegodi, e spero di restarci a lungo». Così il presidente Luca Campedelli ha commentato il nuovo progetto. Già il padre aveva cercato di creare un proprio centro a Villafranca ai tempi del primo mandato Facincani, ma l’operazione era naufragata. Dopo aver dato lavoro a tante persone in questi anni nell’azienda di famiglia Paluani, ora Campedelli ha privilegiato Villafranca per la creazione di questo centro d’eccellenza.
L’assessore Roberto dall’Oca, gran tessitore dei rapporti tra le parti in questi mesi, esprime la soddisfazione per aver raggiunto un risultato che soddisfa sportivi e ambientalisti. «Della necessità di palestre si parlava da 20 anni – commenta – e finalmente colmeremo questa lacuna. Per il parco siamo andati oltre i desideri del Comitato che chiedeva di creare nel tempo uno spazio prato, panchine, alberi, percorsi ciclopedonali, aree ludiche, irrigazione con energia fotovoltaica, Noi faremo tutto questo subito e, visto che si erano proposti per collaborare alla gestione, i firmatari saranno bene accetti per la manutenzione. Solo per il taglio dell’erba di un’area così imponente, la spesa prevista è di circa 50 mila euro. La nostra parte l’abbiamo fatta, aspettiamo la loro disponibilità». Nella foto come sorgerà il centro secondo quanto prospettato dal progettista Maurizio Bazzoni in accordo coi tecnici del Chievo. Per realizzare la parte del team della Diga serviranno 15-18 mesi, all’incirca un paio d’anni, per palestre e parco attrezzato