È il Mediterraneo il tema conduttore della prossima edizione, la trentunesima, del Festival Oriente Occidente. A Rovereto e Trento, fino all’11 settembre, si alterneranno le migliori compagnie provenienti da tutti i Paesi che si affacciano sul mare nostrum: dalla Spagna alla Turchia, passando per Francia, Italia, Grecia, Medioriente, Nord Africa. Oriente Occidente, da sempre punto di riferimento per la più significativa danza internazionale, guarda questa volta a sud, a quello che per secoli è stato un mondo perfettamente autosufficiente in cui civiltà, imperi, culture, saperi, [//]religioni si sono incontrate, rapportate e scontrate. Oggi nel Mediterraneo il confronto fra Oriente e Occidente è sempre più animato: le guerre del Golfo, le ostilità in terra di Palestina tra israeliani e palestinesi, quelle greco-turche attorno a Cipro, i fenomeni migratori, le sollevazioni delle popolazioni del Nord Africa sono fatti che continuano a occupare la cronaca. Malgrado tutto ciò, l’arte è più viva che mai. Si anima in questi scenari, ma diventa linguaggio universale quasi a superare le contingenze storiche. Lo dimostrano i coreografi ospiti del Festival, che porteranno a Rovereto tutte prime nazionali: dalla spagnola Mercedes Ruiz col suo travolgente e sensuale flamenco, al grande serbo, da anni attivo in Francia, Josef Nadj, all’egiziano Walid Aouni che, dopo gli studi in Occidente, torna nella sua terra e ne testimonia la condizione femminile. E ancora, l’israeliano Ohad Naharin, il turco Ziya Azazi, il bailador flamenco Augustin Barajas della Tangeri Cafè Orchestra, il greco Andonis Foniadakis, fino al franco-algerino Abou Lagraa. Sarà poi la taranta salentina, incrocio e mélange di danze del Mediterraneo, ad animare le due serate “italiane”. Al Teatro Sociale di Trento, Maristella Martella sarà protagonista col suo Taràn, spettacolo di danza e musica. L’altro appuntamento, che si preannuncia particolarmente coinvolgente e spettacolare, vedrà protagonisti, nel centro di Rovereto, la vocalità salentina di Enza Pagliara con le note popolari del Canzoniere Grecanico Salentino diretto da Mauro Durante. Completeranno il programma le coproduzioni del Festival per i due italiani vincitori del concorso coreografico Danz’è della passata edizione: Gabriel Beddoes e Francesca Manfrini. Il Festival indagherà il Mediterraneo, oggi più che mai “mare dei mari” come lo definì il grande storico francese Fernand Braudel, anche attraverso la sezione Linguaggi con il contributo di studiosi internazionali. Per rintracciare rotte di pace e di convivenza tra popoli e culture.
PROGRAMMA
giovedì 1 settembre Rovereto Auditorium Fausto Melotti ore 21 MERCEDES RUIZ COMPAÑIA FLAMENCA MERCEDES RUIZ (Spagna) Dibujo en el Aire prima nazionale Apre il Festival Mercedes Ruiz, giovanissima stella del nuovo flamenco, fedele alla pura tradizione andalusa. La danzatrice di Jerez de La Frontera ha studiato con grandi maestri quali Eva Yerbabuena. In Dibujo en el Aire, Mercedes Ruiz si esprime con eleganza e con un’innegabile virtuosità corporea, accompagnata dalla chitarra e dal canto. Mercedes Ruiz disegna sulla scena tutto ciò che ha sognato davanti allo specchio. Con la sua danza riesce a mettere in luce gli elementi di fantasia e di immaginazione e giunge a creare un mondo di invenzione infinita.
venerdì 2 settembre Trento Teatro Sociale ore 21 MARISTELLA MARTELLA TARANTARTE (Italia) Taràn Partendo dal Salento, Maristella Martella si forma con la danza classica e contemporanea per avvicinarsi poi ad altri stili e nel 2009 fondare Tarantarte, centro di produzione e formazione danze del Mediterraneo. Proseguendo nell’insegnamento e nell’interpretazione della danza Pizzica salentina, si specializza nello studio coreografico dei passi di Taranta. La forza del suo lavoro sta nella coralità e nella forza espressiva delle danze tradizionali, in una originale interpretazione coreografica. Taràn si ispira alle differenti forme di Taranta, un viaggio che accompagna lo spettatore nelle regioni del sud Italia attraverso le antiche e potenti danze rituali. La trance ritmica e coreutica raggiunta crea una perfetta dimensione scenica; lo spettacolo si avvale dell’accompagnamento di un tradizionale repertorio musicale.
sabato 3 settembre Rovereto Auditorium Fausto Melotti ore 21 JOSEF NADJ CENTRE CHORÉGRAFIQUE NATIONAL D’ORLÉANS (Francia) Les Corbeaux prima nazionale Josef Nadj di origine serba studia espressione corporea e teatro all’Università di Budapest. La sua formazione prosegue a Parigi con Marcel Marceau e Etienne Ducroux ed è così significativa da indurlo a definirsi franco-serbo. Scopre la danza contemporanea e apprende il tai-chi e la contact dance. Fonda la sua compagnia e crea il suo primo spettacolo Canard Pékinois, presentato nel 1987 al Théâtre de la Bastille. Dal 1995 è direttore del Centre choréographique national d’ Orléans. In Les Corbeaux, Josef Nadj e il sassofonista Akosh Szelevényi studiano il movimento dei corvi, seguendoli in particolare durante la loro discesa verso il suolo. Nadj, guidato dalla musica e dal ricordo, sviluppa un movimento che coinvolge progressivamente mani, viso, braccia e poi il corpo intero, permettendo al coreografo di trasformare il movimento dei corvi in un particolarissimo gesto pittorico.
domenica 4 settembre Rovereto Piazza del Polo Museale ore 21 musica ENZA PAGLIARA UNDA MARIS (Italia) Frunte de Luna musica MAURO DURANTE CANZONIERE GRECANICO SALENTINO (Italia) Focu d’amore In collaborazione con la Notte della Taranta di Melpignano Frunte de Luna si sviluppa sulla vocalità di Enza Pagliara, una delle voci più intense della riproposta musicale salentina; rappresenta il congiungimento ideale tra il passato della tradizione e il presente della ricerca. Pagliara si è esibita nei più significativi teatri del mondo e a Rovereto presenta alcuni brani del repertorio salentino. L’aspetto fondamentale del suo lavoro è rappresentato dalla ricerca sulle fonti e dalla riscrittura testuale dei canti. Il Canzoniere Grecanico Salentino è il primo e più antico gruppo di musica popolare. Fondato da Daniele Durante, è oggi portato avanti dal figlio Mauro, già affermato tamburellista e violinista che collabora con diversi artisti, tra cui Ludovico Einaudi, Piers Faccini, Ibrahim Maalouf, Ballake Sissoko, Stewart Copeland e La Notte della Taranta. Dall’energia della pizzica alla dolcezza dei canti d’amore, dalla festosità della banda paesana ad un ironico sguardo sulla modernità: quello del Canzoniere è uno spettacolo suggestivo ed intenso.
lunedì 5 settembre Rovereto Auditorium Fausto Melotti ore 21 musica JAMAL OUASSINI TANGERI CAFÈ ORCHESTRA (Marocco) Sulla via di Tarifa La straordinaria atmosfera urbana di Tangeri è la fonte d’ispirazione di Jamal Ouassini, violinista e compositore, figlio di questa città. La Tangeri Cafè Orchestra, che prende il nome dall’omonimo caffè, è formato da un gruppo di otto musicisti marocchini, spagnoli e italiani di diversa estrazione musicale. Partendo dai ritmi e dalle melodie arabe e flamenche, l’ensemble sviluppa uno stile proprio con l’utilizzo di una strumentazione rigorosamente acustica. Si tratta di una musica di fusione che, pur rimanendo legata alle tradizioni, guarda “al di là del mare”, intessendo nuove sonorità e ritmiche arricchite dal dialogo con altri linguaggi musicali. La Tangeri Cafè Orchestra ha partecipato a prestigiosi festival in Spagna e Portogallo. A Rovereto presenta una versione inedita del concerto con il ballerino Augustin Barajas. Trento Teatro Sociale ore 21 WALID AOUNI EGYPTIAN MODERNE DANCE THEATRE (Egitto) The Women of Kassem Amin prima nazionale L’egiziano Walid Aouni studia arti grafiche alla Royal Accademy of fine Arts di Bruxelles, facendosi conoscere in Belgio alla fine degli anni ‘80, periodo in cui, con la sua prima compagnia di teatro danza, coreografa e dirige otto importanti performance. Dal 1993 al 2010 realizza più di venticinque spettacoli per l’Egyptian Modern Dance Theatre della Cairo Opera House. Contemporaneamente lavora con celebrità del cinema e con direttori teatrali di fama internazionale come Maurice Béjart e Jean-Michel Jarre. In The Women of Kassem Amin si ispira all’analisi dei libri di Kassem Amin, scrittore leader del movimento di liberazione della donna. Un contributo che ha dettato nella visione del ruolo femminile nel mondo arabo una svolta fondamentale, che oggi viene indicata come “Kassem Amin’s Age”. Svolta caratterizzata da profondi cambiamenti politico-sociali, religiosi e culturali. Le protagoniste della performance rappresentano figure eroiche, nate per affrontare le avversità che limitano i loro sogni. Donne che combattono per il loro futuro.
martedì 6 settembre Trento Teatro Sociale ore 21 WALID AOUNI EGYPTIAN MODERNE DANCE THEATRE (Egitto) Le Port de l’Orient prima assoluta Il Porto dell’Oriente racconta il cammino mistico di un viaggiatore attraverso la filosofia di vita dei Sufi, asceti di alcune confraternite islamiche chiamati a distaccarsi nell’animo dalle passioni mondane e, di conseguenza, dai beni e dalle lusinghe del mondo. Il cammino porterà il viaggiatore e il suo maestro fino alle profondità del fiume Nilo; qui il porto dell’Oriente li condurrà verso una nuova dimensione.
mercoledì 7 settembre Rovereto Auditorium Fausto Melotti ore 21 GABRIEL BEDDOES KÖRPER (Italia) Vis Motus prima nazionale e coproduzione del Festival FRANCESCA MANFRINI 3D-3DINAMICHE (Italia) Under the tree’s voices prima nazionale e coproduzione del Festival I coreografi, vincitori ex aequo del concorso coreografico Danz’è 2010, presentano nell’edizione 2011 due spettacoli in prima nazionale coprodotti da Oriente Occidente.
giovedì 8 settembre Trento Teatro Sociale ore 21 OHAD NAHARIN BATSHEVA DANCE COMPANY (Israele) Deca Dance prima nazionale L’israeliano Ohad Naharin è ritenuto uno dei maggiori coreografi contemporanei. Trasferitosi a New York, studia presso la School of American Ballet e la Julliard School, accrescendo il suo repertorio artistico con importanti performance internazionali. Nel 1980 fonda la Ohad Naharin Dance Company con la quale lavora fino al 1990 creando delle esibizioni acclamate dalla critica. Dal 1990 è direttore artistico della Batsheva Dance Company con cui propone un accattivante repertorio. Naharin è anche l’ideatore di un innovativo linguaggio del corpo, Gaga, che enfatizza la percezione dei movimenti. Deca Dance è una rielaborazione di precedenti esibizioni composte e pensate da Ohad Naharin, il quale si diverte a spezzare e ricostruire le proprie creazioni. La rielaborazione implica una sottrazione di peso dalla struttura, creando una composizione di elementi tra loro diversi ma in perfetta armonia.
venerdì 9 settembre Rovereto Auditorium Fausto Melotti ore 21 ZIYA AZAZI ZIYA AZAZI COMPANY (Turchia) Dervish / Azab e Dervish in progress prima nazionale Nato in Antiochia, Turchia, dal 1990 al 1994, Ziya Azazi lavora con il Teatro di Stato di Istanbul dove sviluppa le sue prime coreografie. Nel 1999 viene premiato per la performance Unterwegs Tabula Rasa e inizia a studiare le danze tradizionali dei Sufi, coreografando molte produzioni. Dervish in Progress (2004) e Azab (2005) costituiscono il programma Dervish cui si aggiungono Work in Progress I & II, Icons e Deplacé (2008). Dervish nasce dall’ analisi del movimento e dell’emozionalità presenti nei gesti e nella potenza delle tradizionali danze Sufi, reinterpretate in chiave contemporanea. I suoi assolo sono dinamici, metamorfici e spettacolari grazie all’elevata velocità del movimento. Nelle sue performance Ziya Azazi si sofferma sull’immagine del Derviscio che si avvicina all’estasi attraverso la gioia e la ripetizione continua delle rotazioni che lo mandano in trance. Due i momenti dello spettacolo: Azab, che racconta le trasformazioni dell’individuo, e Dervish in Progress che comunica la gioia raggiunta.
sabato 10 settembre Trento Teatro Sociale ore 21 ANDONIS FONIADAKIS APOTOSOMA DANCE COMPANY (Grecia) Romeo and Juliet prima nazionale Il greco Andonis Foniadakis inizia a danzare alla School Rudra-Bejart con Maurice Bejart, collabora con il Bejart Ballet di Losanna e con la compagnia giapponese Karas Dance Company. Nel 2003 fonda la sua compagnia Apotosoma Dance Company e ne diventa direttore artistico. Come coreografo collabora, fra gli altri, con la National Dance Company of Wales, il National Dance Theatre of Northern Greece, il Lyon Opera Ballet. Nelle sue performance di danza contemporanea raggruppa artisti provenienti da diverse discipline. Basandosi sulla figura umana, il coreografo punta ad esplorare l’individualismo e l’approccio personale alla vita. Proprio come nello spettacolo Romeo and Juliet, dove insegue l’idea che ognuno di noi potrebbe essere un Romeo o una Giulietta, un Montecchi o un Capuleti. Una nuova composizione prende origine dal mito shakespeariano attraverso l’utilizzo casuale delle musiche di Prokofiev. Nello spettacolo si intrecciano diversi stili: la danza burlesca e cabarettistica, la lotta greco-romana e la danza contemporanea. Rovereto Piazza del Polo museale ore 21.30 ZIYA AZAZI ZIYA AZAZI COMPANY (Turchia) Ember prima nazionale Ember è l’ultima creazione di Ziya Azazi, un work in progress basato sulla ripetizione dei gesti e sul movimento di rotazione tipico della danza Sufi. L’artista affronta temi a lui cari come l’istinto distruttivo insito nell’essere umano, la fine di tutto, il dolore e la paura della mortalità. La vita diventa un cerchio irreversibile e il fuoco impiegato in questa performance intensifica la complessità della dualità del vivere: gioia e dolore, inizio e fine, presenza e assenza, vita e morte. Rovereto Piazza del Polo museale ore 22 DJAMILA HENNI-CHEBRA COMPAGNIE DJAMILA HENNI-CHEBRA (Francia Egitto) Champagne et mezzé sur le Nil prima nazionale Djamila Henni-Chebra studia danza classica, moderna e jazz dal 1980. Approfondisce poi le danze del Maghreb e dell’Egitto con importanti coreografi e professori: Amin Sebaha, Khira Oubeiydallah e Mahmmoud Réda. Dal 1990 studia a Il Cairo con i coreografi Raqia Hassas e Ibrahim Akef, nel 1986 fonda la Compagnie Danse Arabesque con la quale si esibisce nei più importanti festival internazionali. In Champagne et mezzé sur le Nil, Djamila Henni-Chebra insieme ad altre due danzatrici, a un’attrice e due musicisti dal vivo, ripropone le coreografie rappresentative dei differenti stili egiziani dagli anni ’30 fino ad oggi, ricreando l’atmosfera dei cafè baladi.
domenica 11 settembre Rovereto Auditorium Fausto Melotti ore 21 ABOU LAGRAA LA BARAKA (Francia Algeria) Nya prima nazionale Abou Lagraa nasce in Francia ad Annonay nel 1970. Dopo gli anni passati a Francoforte in Germania con la compagnia di Rui Horta, rientra in Francia nel 1997 per fondare La Baraka che in arabo significa energia positiva. Amante della musica elettronica e di quella contemporanea, ma anche dell’hip-hop e della classica, Abou Lagraa è un artista curioso, aperto allo scambio di esperienze. Dal 2008 lavora con La Baraka al Pont Culturel Mediterranéen, un progetto triennale di cooperazione algerino-francese a favore dell’arte coreografica, ideato in collaborazione con il Ministero della Cultura. Lo spettacolo Nya nasce proprio nell’ambito di questo progetto. La creazione è composta da due parti distinte, ciascuna caratterizzata da musiche della memoria collettiva francese e algerina: il bolero di Maurice Ravel e i canti di Houria Aïchi. Questi universi musicali ci portano tra le due sponde del Mediterraneo.
Completano il programma del Festival DANZ’È Concorso coreografico Città di Rovereto Rovereto Teatro alla Cartiera ore 11 1-3 settembre Danz’è, il concorso coreografico proposto dal Festival, offre l’occasione a giovani compagnie e coreografi italiani di presentare il proprio lavoro davanti a un pubblico di appassionati, operatori e giornalisti. DANZ’È OFF Piazza Loreto ore 18.30 1-3 settembre Le compagnie selezionate per il Concorso coreografico Danz’è, che si esibiscono al Teatro alla Cartiera, presentano le loro coreografie nel centro storico di Rovereto in Piazza Loreto. STAGE E LABORATORI Rovereto Teatro alla Cartiera e Auditorium Fausto Melotti 3,4 e 10,11 settembre In occasione del Festival Oriente Occidente, il CID propone quattro occasioni per avvicinarsi o approfondire i diversi stili di danza. HAPPY DANCE Rovereto Piazza Loreto ore 18.30 4-11 settembre Il Festival Oriente Occidente dedica una sezione del proprio programma alla scoperta di alcune delle realtà artistiche trentine. LINGUAGGI Il Mediterraneo, terra di culture 1-11 settembre 2011 Intellettuali, giornalisti e scrittori approfondiscono alcune delle questioni cruciali legate al bacino del Mediterraneo.