Un consiglio comunale tutto miele e buone intenzioni quello dedicato all’ospedale. Ma ecco cosa era successo nel precedente consiglio. Il presidente Maurizio Facincani (Pdl) aveva appunto annunciato la venuta dell’assessore Coletto, l’architetto Canini e il direttore dell’Ulss 22 Dall’Ora a Villafranca per parlare al consiglio. «E’ un impegno che avevano preso e l’hanno mantenuto». Ma ecco la prima replica di Paolo Martari (Pd) «Possiamo dire alla buon’ora, visto che dovevano venire mesi fa». E da qui è partito un serrato botta e risposta.
Graziano Tovo (Pd): «Si fa un bussolotto, non un ospedale. Ci sono 23 milioni da spendere invece che 40 e non si sa cosa si mette dentro. Rispetto a quello che dice la Regione nella sua programmazione sanitaria è sbagliato dire che si farà un ospedale. Bisogna dirlo ai villafranchesi che non ce l’avremo più. Basta prenderli in giro».
Lucio Cordioli (Pdl): «Alla buon’ora? Senza il polo unico da voi sostenuto, che è stato un ostacolo, questo dibattito l’avremmo fatto prima. C’è stato grande impegno per completare l’ospedale da parte del Centrodestra che ha sempre creduto in questo progetto. Purtroppo la burocrazia nel pubblico paralizza gli interventi. E’ chiaro che il tempo è passato ma gli impegni vengono mantenuti. Rivendichiamo il “bussolotto“ che diventerà il polo di riferimento dell’Ovest veronese».
Maurizio Facincani: «Fa molto male sentir certi discorsi. Non bisogna dire cose imprecise basandosi su documenti che non si conoscono o non si capiscono. Anche considerando i lavori minimali, il Magalini è l’unico cantiere nel Veneto che partirà. Se non sono venuti in precedenza, è perché il venire a parlarne prima della procedura ultimata avrebbe provocato un vizio di forma e messo in discussione l’inizio dei lavori. Si può discutere, certo, sui contenuti, ma qui lo stabilisce la legge. C’è un percorso graduale che riguarda Villafranca e Bussolengo. Qui parliamo della salute della gente e mi aspetterei che tutti lavorassero nella stessa direzione. Mi vergogno quando a Venezia mi sento dire da chi decide che ci sono amministratori villafranchesi che sono contro. E parlare di mega strutture non è più al passo coi tempi. La nuova sfida è puntare non sui grandi casermoni ma sulla tecnologia, le attrezzature. Per esempio, poter andare all’ospedale e farsi un esame collegato informaticamente col centro tumori di Milano senza doversi spostare ed avendo una risposta immediata non è cosa da poco. Non puoi dire bussolotto e parlare di meno soldi investiti ben sapendo cosa vuol dire una base d’asta. Basta riempirsi la bocca parlando di cose che non si sanno».
I botti, però, sono stati anche successivi al consiglio. Ecco Lucio Cordioli (Pdl): «Davanti alle rassicurazioni ricevute sul futuro del nostro ospedale, fuori dalla sala il segretario del Pd Paolo Tovo mi ha detto che siamo bravi a prendere i villafranchesi per il c…. Ma i ritardi ci sono stati a causa del polo unico, caldeggiato dall´ex sindaco Zanolli».
Paolo Martari (Pd): «Roba da matti». Luciano Zanolli: «A tutto c´è un limite. Quando ero sindaco rivelai all´allora assessore regionale Tosi che avevo un´idea diversa sul futuro ospedale ma che mi sarei rimesso alla Regione, che ci ha messo otto anni per decidere. Presentammo anche un piano parcheggi, corredato di previsioni finanziarie. L´amministrazione attuale non l´ha ancora fatto e se Coletto, Dall´Ora e Canini sono intervenuti è perché l´abbiamo chiesto con una mozione»