Questo casello non s’ha da fare. Oppure sì. Dipende. C’è sempre maretta attorno al casello dell’Autobrennero da costruire accanto al Catullo. Qualche giorno fa il consiglio ha dato mandato al sindaco di chiedere all’Autobrennero di fare tutte le opportune verifiche relative all’inquinamento in modo che la proposta risulti innovativa e adeguata dal punto di vista ambientale per la massima tutela di Dossobuono e della sua popolazione.
Nella frazione, intanto, continua la raccolta di firme contro il casello partita dopo l’assemblea organizzata dal circolo “Il Riccio-Legambiente“. «L’obiettivo è raggiungere le 3.000 entro Pasqua – dice Claudio Magagna -. I dossobonesi non ne vogliono sapere di un casello autostradale costruito nelle vicinanze dell’aeroporto che comporterebbe per la frazione aumento di traffico e smog». In consiglio le stesse motivazioni sono state portate avanti dal capogruppo del Pd Paolo Martari, uno dei firmatari della proposta di mozione poi appunto fatta propria da tutta l’assemblea.
Da Renzo Piazzi (Dossobuono Insieme) le preoccupazioni di una comunità: «Occupare l’unica area verde non mi pare una mitigazione ambientale. Se accettiamo di triplicare il traffico dell’aeroporto bisogna triplicare le aree di mitigazione. Ma non mi pare si vada in questa direzione».
La replica del sindaco Faccioli: «Del casello se ne discute dal 2007, non vorrei passare per quello che non ha fatto proprie queste preoccupazioni. In tutte le riunioni ho sempre espresso quello che voi dite. Mi interessa sapere se il progetto ha un principio di salvaguardia e miglioramento per il traffico a Dossobuono. Poi si vedono anche le opportunità economiche di sviluppo. Facile cavalcare queste questioni. Farei in fretta a dire non si fa nulla. Ma abbiamo responsabilità di scelte, di sviluppo come di tutela. E non delego. Ma voglio ampio mandato da parte di tutti».