Più facile per i giovani del Veneto accedere all’apprendistato. La Commissione lavoro del Consiglio regionale, presieduta da Luca Baggio (LN) ha dato parere favorevole al Disegno di Legge della Giunta per la modifica dell’articolo 42 della LR 3/2009 in materia di contratto di apprendistato. “La modifica – ha spiegato Baggio – si è resa necessaria dopo l’approvazione, a livello nazionale, del nuovo Testo Unico nazionale per l’Apprendistato approvato nell’ottobre [//]2011 ed entrato in vigore il 26 aprile scorso”. Il nuovo Testo Unico, infatti, prevede il riordino della disciplina del contratto di apprendistato, individuando tre tipologie di contratto finalizzate a diversi obiettivi formativi: apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale; apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere; apprendistato di alta formazione e ricerca. Per quanto riguarda la Legge regionale non si tratta tuttavia solamente di una mero adeguamento, quanto di un atto normativo che impatta notevolmente sul mercato del lavoro e sulla conseguente fascia giovanile, che si inserisce nel mercato del lavoro principalmente con questa tipologia contrattuale. Con la Legge, che prevede 3 soli articoli, la Regione si impegna a promuovere il contratto di apprendistato in tutte le sue forme. Con riferimento al primo tipo di apprendistato, la Regione regolerà l’offerta formativa attraverso la quale l’apprendista potrà ottenere, al termine del percorso formativo, la qualifica o il diploma professionale. Nel caso di apprendistato professionalizzante o di mestiere, la Regione disciplinerà l’offerta formativa di base e trasversale, che si affianca, a quella tecnico professionalizzante la cui regolamentazione è rimessa alla contrattazione collettiva. Con riferimento all’apprendistato di alta formazione e ricerca, la Regione si impegnerà alla sottoscrizione di intese con gli organismi di formazione, le Università, il sistema scolastico e gli ordini professionali, per la regolamentazione dei percorsi formativi ai fini del rilascio dei titoli di studio conseguenti. Per quanto riguarda le prime 2 tipologie di apprendistato, la Regione ha siglato, il 23 aprile scorso, due accordi con le Parti Sociali, uno riguardante gli adempimenti relativi al contratto di apprendistato per la qualifica e diploma professionale per assunti dai 15 ai 25 anni, utile anche all’assolvimento dell’obbligo di istruzione fino ai 16 anni e al diritto e dovere di istruzione e formazione professionale fino ai 18 anni; l’altro al contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere. Previsto, inoltre, che la Regione, anche attraverso i fondi interprofessionali, promuova iniziative per garantire la formazione professionalizzante e di mestiere, sotto la responsabilità dell’impresa, della quale va sviluppata la capacità formativa attraverso processi di qualificazione. Infine, la Regione, nei limiti delle risorse previste, adotterà misure incentivanti per la conferma in servizio degli apprendisti al termine del percorso formativo