Grazie all’accordo di programma fra il Consorzio di Bonifica Veronese, la Regione Veneto e il Comune di Povegliano Veronese, i cittadini di Povegliano possono ora contare su nuovi spazi verdi e il Comune fa un importante passo avanti per costituire un vero e proprio parco di interesse locale per le risorgive e per una attività di cicloturismo e turismo sostenibile. “Stiamo realizzando tutta una serie di interventi di rinaturalizzazione di aree verdi abbandonate – spiega Angelo Tomezzoli, Presidente del Consorzio di Bonifica Veronese – restituendoli a chi ne deve usufruire, i cittadini. Dalle piste ciclabili, alle risorgive, mettiamo a disposizione dei Comuni la nostra esperienza progettuale per dare un ambiente migliore alla collettività”. In questa direzione va l’intervento di rinaturalizzazione delle risorgive di Povegliano inagurato oggi. Grazie alla collaborazione tra Comune e Consorzio e con il contributo della Regione Veneto, Povegliano ora ha un’area verde attrezzata in più, attorno a delle suggestive ampolle d’acqua. “Abbiamo raggiunto un importante risultato per il nostro Comune – dichiara il sindaco Anna Maria Bigon – perché l’aspetto naturalistico ambientale dato dalle risorgive qualifica il nostro territorio e lo valorizza, offrendo al paese possibilità di sviluppo economico grazie al turismo culturale e naturalistico e potrebbe essere occasione di creazione di nuovi posti di lavoro”. Il progetto ha interessato la riqualificazione delle aree alla sorgente del Tartaro in località Dosso Poli e della Fossa Calfura. «In un momento di crisi, sono degli obiettivi raggiunti che meritano di essere sottolineati – spiega Alberto Granà, comandante di compagnia dei carabinieri di Villafranca, accompagnato da Marco Fruncillo, comandante di stazione -. Si valorizza un territorio e noi daremo il nostro contributo per controllarlo». L’intervento è stato realizzato con l’importante contributo della Regione che ha stanziato 405mila euro. Il Comune di Povegliano ne ha aggiunti altri 70mila e il Consorzio di Bonifica Veronese 10mila. Per un totale complessivo di 485mila euro. “E’ stata rimossa parte della ghiaia accumulatasi sulle teste delle risorgive per aumentare la portata dell’acqua – spiega l’assessore all’Ambiente, Valentina Zuccher – sono state posate palizzate per sostenere le rive e creare piacevoli percorsi lungo il corso d’acqua. Sono stati ripuliti da erbacce e detriti un paio di chilometri di riva. Le rive poi sono state piantumate con arbusti ed alberi autoctoni e sono stati posizionati dei ponticelli pedonali. Abbiamo ottenuto così un percorso pedonale a pelo d’acqua. Inoltre sono state create delle stradine d’accesso ai fontanili che si collegano alla rete comunale che via via stiamo realizzando e che contiamo di completare entro al fine del nostro mandato amministrativo”. La sorgente del Tartaro è ora accessibile direttamente dai pedoni, da una gradinata collegata a via Dossetto. Prima per si doveva attraversare una corte privata o i campi.