Sono sempre stato restio a prendere come oro colato i giudizi delle agenzie di rating. L’ultima operazione messa in atto da Moody’s che ha declassato molte Regioni italiane, tra cui il Veneto, numerosi comuni, tra cui Venezia, ed importanti aziende italiane, tra cui Poste Italiane, Eni ed Enel, conferma la mia diffidenza. Commenta così il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato l’ultima performance di Moody,s che ha retrocesso la nostra Regione da A3 a Baa2, al pari di Basilicata, Liguria, Umbria, Puglia, Sardegna e Sicilia. [//]Mettere in un calderone unico realtà tanto diverse – osserva il presidente – non depone a favore di una valutazione rigorosa, ancorata ad elementi scientifici. Non possiamo – avverte Ruffato – continuare di essere in balia di commissari di parte per conto terzi, che si ergono a giudici di economie e sistemi che è lecito ritenere non conoscano e sui quali quindi dovrebbero avere il pudore di andare per le meno più cauti. Dobbiamo fare qualcosa per impedire uno stillicidio che rischia di danneggiare aziende, paesi, istituzioni – aggiunge il presidente che tra le misure possibili cui ricorrere per contrastare quella che sembra diventata una moda, indica il ricorso ad una azione giudiziaria tesa a verificare l’obiettività degli elementi posti da Moody,s a supporto del declassamento del Veneto. Non potendo come Consiglio dar corso a questa azione – precisa Ruffato – invito il presidente della Regione, che opportunamente si dice indignato per il giudizio dell’agenzia americana, ad assumere questa iniziativa.