Dalla maggioranza sono arrivate secche censure alla mancata presenza dell’opposizione.
Lucio Cordioli (Pdl): “Li immagino attaccati al computer per ascoltarci. Quando un argomento arriva in consiglio ha comunque grande valore, Non ci sono punti di minore importanza. 5 consiglieri bastano per convocare un consiglio straordinario: se c’erano temi di grande importanza potevano farlo. Quando eravamo in opposizione non siamo mai mancati. Soldà che scapa no vinse la guera”.
Camillo Beghelli (Lega Nord): “E’ il consiglio dove si discute, non la stampa. Ci vuole rispetto per i cittadini che li hanno votati. Non è una vetrina dove passare a farsi vedere. Qui si lavora”.
Nicola Terilli (Udc): “Quando un consigliere non si presenta viene meno al suo mandato elettorale. Chi è in opposizione deve vigilare: o dicendo sempre no o verificando, controllando e approfondendo. Poi votare anche sì se si condivide. Per farlo bisogna approfondire le delibere. Non è divertente perché spesso le maggioranze non colgono l’aspetto della proposta perché viene dall’opposizione. Voglio solo sperare che sia solo una caduta di stile”.
Filippo Dalfini: “Una seduta tranquilla, tra le migliori. Non è colpa nostra se la maggioranza è così ampia, Semmai è colpa loro. Hanno fatto quello che voleva la gente: che i staga a casa. Qui non si lavora solo per chi ti ha votato, ma per la collettività di Villafranca. Spero che la minoranza dia le dimissioni, che ci siano più giovani e volenterosi che abbiano anche da imparare come ho fatto io. Non possono permettersi di dire che non sono argomenti importanti”.