Dai piccoli dell’infanzia ai più grandicelli delle superiori, con insegnanti e dirigenti scolastici. C’era una rappresentanza di tutte le scuole questa mattina a gremire piazza Castello per la tradizionale apertura dell’anno scolastico. «E’ una cerimonia che abbiamo voluto fortemente come Amministrazione – ha spiegato il sindaco Mario Faccioli – perché puntiamo su di voi, sul vostro coraggio e impegno anche nelle difficoltà per un futuro migliore. E non sempre chi prende 10 è il migliore. Dalle sconfitte si impara ad affrontare le difficoltà della vita». A fare gli onori di casa l’assessore Maria Cordioli. «Non è solo tutta scena, come diceva qualcuno, ma un giorno importante – ha sottolineato – . Per i più piccoli è una situazione nuova, per altri tornare a scuola è ritrovare vecchi compagni. Insegnanti e famiglie devono esservi vicini nel percorso educativo. E noi come amministratori cerchiamo di fare la nostra parte per mettervi nelle condizioni ideali per esprimervi al meglio. A scuola imparate un metodo di studio ma che rappresenta anche un modo per fare i “compiti“ che la vita vi chiamerà ad assolvere. Imparate a fare delle scelte, ad affrontare quelle sfide che ogni giorno la realtà vi metterà di fronte». L’assessore Cordioli ha poi ringraziato insegnanti e dirigenti scolastici per il lavoro che stanno facendo sottolineando il buon rapporto di collaborazione che si è instaurato in questi anni. «In particolare vorrei ringraziare l’ex preside Beghini che ha dedicato una vita alla scuola, con ben 47 anni di servizio di cui ben 30 passati nella struttura di corso Vittorio Emanuele». Annalisa Tiberio, dell’Ufficio Scolastico Provinciale, ha fatto un forte richiamo alla legalità: «Voi costruite il vostro e il nostro futuro. A scuola apprendete i valori che poi devono accompagnarvi nella vita. Abbiate rispetto per le persone e le cose». Don Fasani ha impartito la benedizione ricordando agli studenti che «il futuro si costruisce giorno dopo giorno e gli altri non devono essere visti come nemici ma come compagni di viaggio per un percorso comune». La cerimonia si è chiusa, come tradizione, con alzabandiera e inno nazionale. Poi tutti in classe a mettere in pratica, speriamo, quanto sentito.

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