Il mercato di Forte dei Marmi di oggi davanti al Castello ha scatenato le ire dei commercianti. Ed ecco anche la presa di posizione del Pd. “E’ difficile capire se alle spalle delle manifestazioni organizzate dall’Amministrazione Comunale ci sia la valutazione dei costi-benefici che queste iniziative comportano o se l’unico scopo sia quello di “calamitare le persone” perchè questo è un “valore aggiunto” come afferma l’assessore Faccioli – accusa Paolo Tovo -. Portare molte persone a Villafranca come per i concerti in Castello con giovani che arrivano al pomeriggio e partono la notte è operazione che andrebbe valutata per vedere se ha più costi che benefici per la città. Si obietta che intanto si fa parlare di Villafranca sui giornali anche nazionali e si dice che questo fa bene alla città. Di questo bisognerebbe cominciare a parlarne e dibatterne in Consiglio Comunale.
Se poi si organizza a Villafranca nel cuore della città che vanta giustamente una tradizione commerciale di prim’ordine, una giornata di mercato gestito da commercianti di Forte dei Marmi , per vendere non specialità uniche, ma articoli di abbigliamento , accessori per la casa , gastronomia e simili, allora vuol dire che l’Amministrazione Comunale non è in grado di capire la situazione in cui si trova l’intera categoria del commercio, penalizzata da un calo verticale del potere d’acquisto dei cittadini. Rispondere ai commercianti che giustamente si contrappongono all’iniziativa, che la loro presa di posizione è dettata da una posizione politica preconcetta offende i commercianti e la politica. Due anni fa il Gruppo Consigliare del Partito Democratico aveva proposto in Consiglio Comunale di mettere attorno ad un tavolo artigiani, commercianti, industriali, agricoltori, banche, formazione professionale, per mettere a fuoco i problemi più pesanti incontrati dalle categorie che se non affrontati per tempo possono portare alla decadenza irreversibile delle attività economiche. Per esempio a Villafranca abbiamo 31 banche ma le aziende non hanno liquidità. Possiamo come amministrazione cominciare a veder perchè? Per due anni abbiamo restituito 7-800.000 euro allo stato per pagare prima della scadenza naturale le rate dei mutui. Siamo sicuri che questa fosse la priorità delle aziende e delle famiglie? Se l’Amministrazione non è in grado nemmeno di pensare come risollevare la situazione economica collegandosi alle categorie e a tutti gli attori pubblici e privati che possono concorrere a rimettere in moto l’economia, vuol dire che l’Ente comunale è inutile e come per questa iniziativa ultima addirittura dannoso. Avranno i commercianti, i comuni cittadini ed i giovani senza lavoro il diritto di pretendere che il loro futuro non sia quello di andare a vendere scarpe a Forte dei Marmi?”.