La elegante cornice di Villa Rizzardi a Pojega di Negrar ha ospitato anche quest’anno la cerimonia di premiazione del Concorso di Scultura “Antonio Canova”, la bella iniziativa, giunta alla terza edizione, ideata, patrocinata e organizzata da Guerrieri Rizzardi, azienda vitivinicola veronese attiva sul territorio fin dal XV secolo. Il Concorso, [//]intitolato alla virtuosità dell’opera di Antonio Canova e al suo precoce talento, è dedicato esclusivamente ai giovanissimi allievi e neodiplomati delle Accademie di Belle Arti italiane, segnando in tre anni una crescita esponenziale della partecipazione ed alti livelli di qualità, Dalla rosa dei dieci finalisti provenienti dagli istituti di Milano, Bologna, Roma, Napoli e Urbino, individuati in base a criteri di innovazione, creatività e coerenza, nonché al valore artistico dei manufatti, la prestigiosa Giuria del Premio, presieduta da Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia, affiancata dalla scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti, dall’artista Nunzio Di Stefano, dal direttore della Fondazione Canova, Mario Guderzo, dalla collezionista Giuseppina Panza di Biumo e da Francesco Stocchi, di recente nominato “Senior Curator” del Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, ha proclamato vincitore Alberto Gianfreda (Accademia di Belle Arti di Brera) con l’opera “La veste”. Scelta “per la qualità e l’originalità della ricerca”, la creazione, realizzata in marmo di Carrara e ferro, si fa apprezzare per la sapienza compositiva, che le consente infinite potenzialità di conformazione spaziale, e per l’intensa espressività, che assomma forza e morbidezza. Il vincitore ha ricevuto dalla contessa Maria Cristina Rizzardi un riconoscimento in denaro; inoltre, quale parte integrante del premio, egli avrà l’opportunità di tenere il prossimo anno una personale presso il Museo e Gipsoteca “Antonio Canova” di Possano, dove quest’anno, dal 20 ottobre, saranno in mostra le opere del vincitore della scorsa edizione, Daniele Salvalai. La Giuria ha segnalato, inoltre, Marianna Lodi (Brera) con “La poetica del nido”, e Roberto Cireddu (Bologna) con “Campione”. L’opera vincitrice, insieme con quelle dei segnalati e di tutti gli altri finalisti – Marta Colombi, Domenico Cornacchione, Giulia De Marinis, Elena Gridneva, Mattia Montemezzani, Jessica Pelucchini e Pietro Sabatelli – caratterizzate da una notevole varietà di linguaggi e di forme, sono rimaste esposte in Villa Rizzardi per l’intera giornata della cerimonia di premiazione, dopo essere state in mostra alla Barchessa Rambaldi di Bardolino per una collettiva dal 9 al 23 settembre. A tutti i partecipanti è stato consegnato un oggetto in marmo rosso di Verona, quale ricordo della manifestazione. La Guerrieri Rizzardi, come ha dichiarato, tra l’altro, la contessa Maria Cristina, con la dedica del Premio ad Antonio Canova intende onorare il territorio veneto su cui opera, con vigneti a Bardolino, Valpolicella, Soave e Val d’Adige; così come, ha sottolineato Gabriella Belli, l’iniziativa colma in Italia un vuoto di attenzione nei confronti dei giovanissimi e delle Accademie. (Franca Barbuggiani)