Il turismo è un settore economico strategico, che produce ricchezza partendo dalla nostra cultura e dal territorio, che non è esportabile nè delocalizzabile, che vede crescere nel mondo le persone che viaggiano per conoscere, divertirsi, riposarsi, gustare la tipicità dei luoghi, che esige una intelligente azione da parte dei governi locali e nazionale. Proprio le rappresentanze istituzionali di Regioni, Province, Comuni e delle loro articolazioni organizzative saranno protagoniste della terza edizione delle Assise dell’Ospitalità, in programma giovedì 11 e venerdì 12 ottobre a Torri del Benaco, sulla sponda veronese del Garda dove, anche quest’anno, le presenze turistiche sono cresciute di un ulteriore 7 per cento rispetto ai già ottimi risultati dello scorso anno. L’incontro, che approfondirà le strategie e i servizi dell’informazione e dell’accoglienza turistica, [//]è organizzato da Provincia di Verona Turismo s.r.l., con il supporto del Comune, dell’Amministrazione Provinciale scaligera e della Regione del Veneto. Vi parteciperanno amministratori ed esperti da tutta Italia, mentre dal Regno Unito verrà proposta una piattaforma di e-Tourism come strumento “globale” di accoglienza e organizzazione. I lavori, che si svolgeranno nell’Auditorium del Palazzo del Turismo, inizieranno alle 14 di giovedì 11 e si concluderanno nella tarda mattinata di venerdì 12. “Il Veneto si è confermato anche nel 2011 prima regione turistica d’Italia, con quasi 63 milioni e mezzo di presenze – sottolinea l’assessore regionale Marino Finozzi – e conferma una buona tenuta anche nell’anno corrente, anche se è generalmente più baso il livello di spesa degli ospiti. I risultati raggiunti sono principalmente merito di una imprenditoria che ha saputo valorizzare l’offerta regionale, territorialmente completa, soddisfacendo le aspettative degli ospiti, soprattutto quelli stranieri che rappresentano oltre il 60 per cento dei pernottamenti e che anche durante il 2012 hanno fatto registrare una crescita. L’evoluzione del turismo va però accompagnata da strumenti finanziari che consentano di mantenere alta la competitività delle nostre mete, e da norme che, tutelando e valorizzando il territorio e le sue qualità, non siano un carico burocratico per l’attività imprenditoriale”.