Il consiglio comunale ha dato via libera, coi voti della maggioranza di centrodestra e l’astensione dell’opposizione, alla rideterminazione delle aliquote e detrazioni Imu anno 201, modificando la deliberazione n. 27 del 05/07/2012 .
Assessore Riccardo Maraia: “Avevamo premesso che questo Comune era arrivato alla definizione delle tariffe quando lo Stato ancora non prevedeva la differenziazione sulle aliquote secondarie. Nel primo schema si presupponeva l’aliquota la 4 per mille con detrazione pari all’imposta dovuta, togliendo di fatto l’Imu sulla prima casa. Oggi si tolgono dall’esenzione gli immobili A1, A8 e A9, ovvero abitazioni di tipo signorile, ville e castelli. Resta la detrazione di 200 euro più gli eventuali 50 per ogni figlio. Passa dal 7,6 al 7,9 per i possessori di più di 5 fabbricati oltre la casa principale. Esentati i beni merce relativi alle imprese costruttrici e immobiliari, non locati o allacciati ecc. La manovra, che si aggira attorni ai 18 mila euro, serve a dare copertura alla detassazione delle onlus che passano dal 7,6 al 3,8 per mille che è quella dovuta allo Stato. Quella comunale viene azzerata”.
Consigliere Renzo Piazzi:”Vedo il recepimento dall’assessore a fronte di una mia proposta. Ma non tocca l’addizionale Irpef. Non sono convinto che non ci sia evasione e che tutti paghino. Tra guadagnato e dichiarato non è lo stesso. Siamo passati da dato certo che è la casa a uno aleatorio che è quello dei redditi. L’evasione è la piaga dell’Italia e quindi anche a Villafranca. E regalare l’Imu a possessori di ville era iniquo. Resto sempre perplesso l’azzeramento dell’Imu prima casa. Contraddizioni da pare di un consiglio che ha fatto tre mozioni sul crocifisso e poi vota provvedimenti iniqui”.
Consigliere Paolo Martari: “Quando ci siamo opposti alla precedente delibera, volevamo far emergere i punti per noi di debolezza stimolando l’amministrazione a trovare forme di perequazione. Oggi l’amministrazione mostra di voler sgravare chi opera nel terzo settore le onlus che offrono servizi alla collettività. Oggi dice che chi ha di più deve dare di più. Rimaniamo contrari sulla scelta di sgravare la prima casa dall’Imu ma siamo contenti di questa correzione di rotta per dare maggiore perequazione nella proposta. Ci asteniamo per questo”.
Assessore Maraia: “Mancavano alcuni decreti attuativi da parte ello Stato, avendo portato in approvazione in anticipo le aliquote. Avevamo già anunciato la riforma in linea con equità fiscale. Abbiamo anche assimilato gli alloggi Ater a prima casa, siamo tra i pochi e quindi la delibera di luglio ha una bontà che difendiamo”.
Maurizio Facincani: “Tenere conto per 2013 di contenere addizionale Irpef magari accelerando il percorso della tassa di soggiorno per dare respiro alle famiglie in momento così difficile”.
Lucio Cordioli: “Il consigliere Piazzi non può dire che l’Irpef non la pagano tutti. La pagano tutti in base al reddito dichiarato ed è giusta perché ognuno paga in base a quanto guadagna. A Martari dico che Ponzio Pilato è un pezzo che è arrivato. Chiediamo con umiltà a chi ha casa più grande o più case di venirci in contro per poter fare non pagare ad alcune associazioni, che però alcune hanno anche capitali e quindi bisognerebbe discutere anche qui. Non abbiamo aumentato Imu o tasse, è un’operazione giusta sul piano morale”.
Nicola Terilli: “E’ stata una delibera sofferta, con opinioni diverse da far collimare. Credo che sia stato il miglior compromesso: o far pagare Imu su prima casa, o agire su addizionale Irpef. Noi pensato che la casa è bene primario di ogni cittadino. Addizionale Irpef è tassa democratica perché è proporzionale al reddito. Deciso ora perché allora non si poteva. Quindi proposta equa ed onesta. Chiesto un sacrificio a chi più ha per tenere lo standard di servizi che è eccellente”.