Parte il nuovo corso degli aeroporti del Garda. Il Presidente Paolo Arena e il Direttore Generale Carmine Bassetti hanno presentato le linee guida del Piano Industriale descrivendo il percorso di ristrutturazione già avviato e indicando il programma di rilancio di Catullo e Montichiari per i prossimi dieci anni. La riduzione dei costi di struttura (per 2,5 milioni di euro) attraverso il taglio di spese non necessarie, la razionalizzazione della fisionomia del gruppo attraverso fusione o liquidazione societaria con l’assorbimento o la liquidazione delle controllate (per 6 milioni di euro) e la risoluzione dei contratti “tossici” (per un valore di 7 milioni euro) sono processi conclusi. Questi sono i primi risultati per invertire il trend negativo del conto economico. Pur in uno scenario critico a livello europeo che registra un persistente rallentamento della crescita di traffico in Europa, si punta a consolidare i risultati nell’immediato e entro due anni recuperare l’equilibrio economico, premessa indispensabile per tornare a crescere nell’interesse del territorio. La strategia passa attraverso il riposizionamento nel mercato e una forte focalizzazione sulla gestione aeroportuale, blindando le fughe di traffico passeggeri e merci verso aeroporti limitrofi o concorrenti. Con la stagione invernale 2012 sono state introdotte 6 nuove rotte: Cracovia, Poznan, Bucarest, Mosca, Zurigo, Manchester, oltre alle due sostituzioni di rotte operate da Ryanair già riprotette da altri vettori, come Londra e Dublino. Dopo l’uscita il 12.10.2012 di Ryanair (37 frequenze settimanali cancellate), 23 frequenze settimanali sono state già recuperate. Con la stagione estiva saranno quindi 33 su 37 le rotte recuperate: l’impatto paventato sul traffico e sull’indotto può dirsi decisamente mitigato. Altre opportunità provengono dal fronte delle merci, dato che l’Italia ha una carenza strutturale in questo settore. La strategia per Brescia Montichiari prevede innanzitutto di utilizzare questa opportunità di mercato massimizzando il potenziale inespresso di crescita dello scalo, che, con le infrastrutture esistenti, può gestire fino a 150 mila tonnellate di merci, e poi continuare a crescere in modo progressivo, sfruttando le opportunità che il settore cargo presenta nel medio termine. Condizione imprescindibile di sviluppo è la concessione quarantennale non ancora rilasciata dal Governo, per consentire il coinvolgimento di un partner industriale, che potrebbe fare ingresso nella compagine sociale di Brescia Montichiari, attraverso una gara ad evidenza europea. “Alcuni grossi nodi, che ci avrebbero continuato a paralizzare, sono stati sciolti, liberando il conto economico da pesi consistenti – ha commentato Paolo Arena, Presidente della Catullo Spa – . Stiamo chiedendo a tutti sforzi considerevoli, anche nell’accettare e attuare il cambiamento. Il percorso di rilancio, condiviso con i soci è tracciato, è chiaro ed è già in fase attuativa.”
“Eravamo un’azienda sovradimensionata per il traffico gestito. L’avvio della ristrutturazione aziendale e la risoluzione dei contratti tossici erano l’unica via, per quanto dolorosa, per ritornare ad essere un’azienda sana, pronta a crescere. – ha concluso Carmine Bassetti Direttore Generale Catullo Spa – Riposizionati gli aeroporti sul mercato e operato il cambiamento di rotta, ora possiamo concentrare tutte le energie sullo sviluppo degli aeroporti”.