Partecipazione, trasparenza, competenza e qualità. Saranno queste le parole d’ordine del candidato del Centrosinistra Paolo Martari che da ieri è sceso ufficialmente in campo. “Da mesi mi avevano chiesto di accettare – ha spiegato – ma ho dovuto riflettere bene, anche con la famiglia, perché sappiamo tutti che candidarsi vuole dire sottrarre tempo agli affetti. Alla fine ho pensato che sia giusto spendersi per un ideale con passione e con l’entusiasmo che mi deriva dal fatto di poter condividere un percorso insieme a tante persone per il bene di Villafranca. Non stiamo facendo filosofia. I problemi che chi andrà ad amministrare si troverà ad affrontare sono tanti. Parlo dell’ospedale da finire e da riempire, della Grezzanella attualmente monca e inutile, un aeroporto di cui subiamo gli effetti senza tanti benefici, di una crisi che il Comune deva affrontare in sinergia con altri attori sul territorio, un Pat che dovrà fare di Villafranca non una periferia di Verona, non un paese di passaggio, ma un punto di collegamento. Costruiamo insieme il domani è il nostro slogan e c’è bisogno del contributo di tutti”. La presentazione ha tenuto a battesimo anche l’inaugurazione all’ ex Fondaco di “Idee in Cantiere: un percorso politico e culturale pensato per cambiare in meglio Villafranca”. Erano presenti tutti gli esponenti di spicco del Centrosinistra villafranchese, due sindaci d’area, come Anna Maria Bigon di Povegliano e Luca Trentini di Nogarole, ma anche esponenti del Centrodestra come Enrico Ortombina, Paolo Cerioni e Nicola Terilli. “Vogliano offrire una valida e credibile alternativa amministrativa al Centrodestra per Villafranca – ha concluso Martari -. Noi partiamo da una posizione svantaggiata in quest’area, anche se il Centrodestra sembra voler darci una mano frammentandosi. Ma faccio mia una battuta del paròn Rocco quando allenava il piccolo Padova. A un giornalista che alla vigilia della sfida con la Juve gli disse “vinca il migliore“, rispose sorridendo “Speremo de no“.