Sono state presentate in Biblioteca le tre centraline mobili che monitoreranno rumore, dati ambientali legati al clima, la concentrazione di CO2 nell’aria. Il Comune ha investito 10 mila euro in questo progetto che è tra i primi in Italia e vede la collaborazione dell’Ufficio ecologia con la Unisky e l’Università di Venezia. «I dispositivi saranno implementabili con altri sensori per ulteriori rilevazioni, come le Pm10, a seconda delle necessità – commenta Niccolò Iandelli di Unisky presente con il presidente Luigi Di Prinzio -. Sono prototipi e credo avranno una rapida diffusione in molti comuni. Sono strumenti comodi da spostare che possono essere installati anche su mezzi mobili e servono per avere un’indicazione generale. Se si rilevano valori anomali, si può poi andare più nel dettaglio con altre rilevazioni più approfondite».
In questa fase iniziale le tre centraline saranno posizionate a Quaderni piazza mercato, Dossobuono viale Europa e Madonna del Popolo. «Per la prima volta in Italia verranno installate questo tipo di centraline – sottolinea l’assessore Alessio Adami – . A rotazione li metteremo in varie zone del territorio, tenendo in considerazione sempre anche un’area teoricamente meno inquinata, come un parco, per vedere la differenza di dati. Ci siamo dotati così di uno strumento proprio per le rilevazioni staccandosi dalla dipendenza di Arpav. Avremmo dati nostri, monitoraggi costanti e tutto sarà on line per essere consultato dal cittadino. Non voglio commentare né criticare l’operato di Arpav ma ritengo sia fondamentale avere in casa i mezzi che misurino i dati ambientali principali. La salute non può dipendere dal listino che Enti terzi ci presentano».
Un progetto che il vicepresidente della Provincia Fabio Venturi considera esportabile: «In una fase di ristrettezze economiche il Comune di Villafranca è stato bravo a trovare questa soluzione non onerosissima che permette però rilevamenti continui sul territorio. Un’iniziativa che va incentivata anche negli altri Comuni».