Ultimi fuochi prima delle elezioni. In una conferenza stampa l’amministrazione ha presentato il bilancio di cinque anni difficili. «Nonostante i pesanti tagli dei trasferimenti statali, siamo riusciti a finanziare opere per 22 milioni di euro dal 2008 al 2013, comprensive di quelle avviate, e con un unico mutuo ereditato dalla precedente amministrazione». L’assessore Riccardo Maraia stila, insieme al sindaco Mario Faccioli, un bilancio di questi anni caratterizzati da ristrettezze economiche e da un Patto di stabilità devastante per i Comuni. In effetti i dati parlano chiaro. I finanziamenti da Roma sono stati decurtati del 43,68% in cinque anni.
«Abbiamo dovuto veramente adottare una finanza creativa» spiega il primo cittadino. Il Comune ha adottato una serie di contromisure che hanno dato i loro frutti. Dal piano delle alienazioni, ha incassato 4.159.000 euro. Con il piano di riscatto delle aree Pip, passando dal diritto di superficie a quello di proprietà, le aziende hanno pagato al Comune 1.321.000 euro e dall’analoga operazione con le case Peep sono arrivati 670mila euro. «Abbiamo iniziato dai casi più datati, ma proseguiremo con l’operazione perché c’è molta aspettativa e per il Comune è una fonte di introito» spiega Maraia. L’indebitamento dell’ente è sceso del 26,58%, da quota 135 è passato a 98 (dai 33.360.000 euro del 2008 ai 24.492.000 del 2012, con un dato pro capite sceso dal 1029 del 2008 a 732 del 2012. Sono stati, inoltre, estinti mutui per 4.383.000 euro e rinegoziati altri per 1.068.000.
Quattro licenziamenti, 12 passaggi di operai dal Comune a Rete Morenica e Gsi e qualche pensionamento hanno portato a una riduzione del personale municipale che nel 2008 contava 176 dipendenti agli attuali 154. Infine i derivati, buci nero in molti Comuni, dal 2003 al 2012 hanno prodotto un rendimento positivo di 500 mila euro.
«Le priorità – conclude l’assessore Maraia – oggi sono i servizi alla persona e le misure da adottare a sostegno delle famiglie». Il sindaco Faccioli sottolinea anche l’aspetto della tassazione: «In un momento così difficile abbiamo inoltre incrementato i finanziamenti al sociale, da 1.800.000 a 2.260.000, e la tassazione sulla casa è tra le più basse e siamo tra i pochissimi in Italia a non aver applicato l’Imu sull’abitazione principale».