“Come con la cittadella dello sport. Si è fatto un danno alla collettività”. Il giorno dopo la mancata adozione del Pat il sindaco Mario Faccioli ne ha per tutti, sua ex maggioranza e opposizione. Porta in visione una serie di dati tra cui molti ritagli di giornale per dimostrare che tutti erano al corrente di tutto. “Ancora una volta si è voluto colpire il sottoscritto e di riflesso si è colpita la comunità – accusa il primo cittadino -. Il Pat era nel programma elettorale come le palestre. Quindi uno fino all’ultimo giorno deve darsi da fare per realizzarlo. Non può essere accusato di portare un provvedimento in extremis. Chi della maggioranza non si è presentato in consiglio mi accusa di non aver condiviso il piano mentre già due anni fa sul giornale commentava questo e quel punto. Segno che sapeva. Addirittura qualche settimana fa il Comitato di Dossobuono si lamentava per l’inserimento di rotonde nel piano. Anche loro sapevano. Qualcuno avrò riferito e quindi sapeva. In questi anni sono stati fatti 53 incontri propedeutici. Ho sempre mostrato ampia disponibilità ma mi hanno contattato solo attraverso i giornali. Nessuna proposta, nessuna osservazione, nessun contributo. Questi sono fatti”. Bacchettata finale all’opposizione. “Mi sarei aspettato una presa di coscienza nuova e propositiva per la città, non la solita politica comunista che guarda al proprio interesse e ad affossare l’avversario politico. L’ho premesso io che non c’era più la maggioranza. Ha perso un’occasione per fare il bene della comunità. E, poi, se vogliamo parlare di condivisione, quando amministrava Zanolli hanno fatto tutti i Piruea, la variante al Parco del Tione: hanno condiviso qualcosa? Se la son detta e se la son fatta”. Il presidente dell’apposita Commissione Franco Pennacchia aggiunge: “Nella riunione avevamo ascoltato le osservazioni di Zanolli ritenendole quasi tutte condivisibili. Nessuna chiusura. Poteva presentarle. E non dimentichiamo se che qualcuno vorrà rifare il Pat saranno stati spesi tra questa e la passata amministrazione 600 mila euro per nulla”.