Le continue modifiche al Codice della Strada e le numerose novità normative introdotte sulla circolazione di veicoli storici e non sono state al centro di un’interessante serata che ha gremito la sala riunioni del Museo Nicolis dove il Veteran Car Club Bernardi ha organizzato un incontro aperto al pubblico con Luigi Altamura, comandante della Polizia municipale di Verona e il commissario Gloriana Anastasi. sono state approfondite dai relatori, distinguendo fra veicoli d’epoca e veicoli d’interesse storico e collezionistico. I primi ammessi a partecipare solo a manifestazioni autorizzate, i secondi che rientrano nelle categorie previste dalla legge (vent’anni di anzianità se iscritti ai registri speciali Asi, Fiat, Lancia, Alfa e Fmi e tutti quelli con più di trent’anni, indipendentemente dall’iscrizione ad uno dei registri riconosciuti). A presentare la serata c’era Silvia Nicolis, presidente del Vcc Bernardi e del Museo: “Sia per il Club E.Bernardi che per il Museo Nicolis è molto importante poter collaborare con le Istituzioni del territorio soprattutto per consolidare il nostro ruolo di promotori della cultura ed in questo caso dell’educazione stradale, principio fondamentale per salvaguardare responsabilmente la sicurezza di tutti”.
Il Comandante ha parlato dei trucchi più ricorrenti ai quali gli automobilisti ricorrono per farla franca. “I furbetti cercando sempre nuove strade e si inventano ogni giorno nuovi espedienti: c’è chi si porta appresso la scatola delle catene desolatamente vuota, chi falsifica i tagliandi dell’assicurazione o della revisione e chi, per non perdere i punti della patente, scarica sulla nonnetta che non guida più da anni la responsabilità di aver percorso le strade della provincia a 160 in sella a una Kawasaki 1200”. Molta attenzione è stata sollecitata sulle compagnie assicuratrici che promettono miracoli ma non sempre li mantengono. Vigilare più che una facoltà diventa dunque una necessità. E se non fossero bastate le parole, il capo della Polizia municipale ha concluso la serata con una serie di filmati che riprendono i nostri comportamenti sulle strade di tutti i giorni. Imperdonabili imprudenze, sorpassi azzardati, svolte pericolose, semafori ignorati, insomma un’antologia di candid camera riprese ogni giorno per far capire quanto sia labile il confine fra la vita e la morte. Rispetto a trenta, quarant’anni fa le condotte di guida sono migliorate perché siamo scesi, a livello nazionale, dalla punta massima raggiunta nel 1972 con 11.078 morti ai 3900 del 2011.