Sull’Autostrada A4 BS/PD, in zona Sommacampagna, veniva fermato per normale controllo un veicolo Mercedes Vito, colore grigio scuro con a bordo il solo conducente. L’attenzione della pattuglia veniva attirata dal continuo lampeggio delle luci di arresto e dall’andatura irregolare durante la marcia.
Una volta fermo in piazzola, il conducente ucraino 38enne K.V. senza fissa dimora, esibiva la patente di guida e passaporto rilasciati dalle autorità della Repubblica di Ucraina il quale risultava essere in stato di ebbrezza alcolica come conseguentemente accertato con etilometro. Al fine di verificare e confrontare i dati della carta di circolazione con il telaio stampigliato, veniva aperto il vano motore nel quale si rinveniva una centralina supplementare che era stata interposta per aggirare e quindi bypassare quella originale e poter così mettere in moto il veicolo. Nell’abitacolo si rinveniva un dispositivo di interdizione alla trasmissione del segnale satellitare GPRS, impedendo di stabilire con esattezza la posizione continua del mezzo qualora il medesimol fosse provvisto di apparecchiatura di localizzazione GPS. Sussistendo specifici e concreti elementi del reato di ricettazione, si procedeva al fermo di polizia giudiziaria per il reato di ricettazione. Lo straniero, su disposizione dell’A.G. veniva associato al carcere di Montorio.
Sull’Autostrada A4 BS/PD veniva intimato l’alt per un controllo ad un furgone bianco di nazionalità ucraina in evidente sovrappeso dovuto al carico particolarmente importante. A bordo del veicolo venivano identificati i cittadini ucraini U.S. di anni 29 e H.M.di anni 32, in Italia senza fissa dimora. Oltre ai pacchi, sul fondo del vano di trasporto, si rinvenivano 29 biciclette da corsa e mountain bike nuove, nonché due telai di biciclette ed un motore per natante marca Yamaha il quale presentava i cavi tranciati. Dal momento che sussistevano specifici e concreti elementi per il reato di ricettazione, nonché il fondato pericolo di fuga, i due uomini venivano sottoposti a fermo di polizia giudiziaria e, come disposto dall’AG, associati presso il carcere di Verona Montorio.