«Costruiamo insieme il domani è il nostro slogan e il modo operativo che vuole contraddistinguerci, senza personalismi, arroganze, accentramento delle competenze. Per risolvere i problemi di Villafranca c’è bisogno del contributo di tutti». Il candidato del Centrosinistra Paolo Martari ha chiamato a raccolta ieri sera i suoi sostenitori al Cantiere delle Idee che si è riempito completamente, con gente della vecchia guardia ma anche con molti giovani, a testimoniare che c’è voglia di presentarsi competitivi alla prossima tornata elettorale. Martari ha presentato il programma e le tre liste che lo sosterranno: Paolo Martari sindaco, Pd e Dossobuono Insieme che ha rinunciato a correre da sola aderendo al programma presentato dal centrosinistra. Partecipazione, trasparenza, competenza, sistema territoriale e qualità della vita. Sono queste le parole d’ordine.«Villafranca non una periferia di Verona, non un paese di passaggio, ma un punto di collegamento – spiega Martari – . Dobbiamo far diventare Villafranca centrale, facendo da capofila a un comprensorio che non deve essere guardato dal basso in alto con arroganza altrimenti resteremo sempre isolati. La condivisione è la parola chiave. Nei rapporti con gli atri Comuni e con il cittadino. Il momento è grave e nessuno deve essere lasciato indietro. Dovremo mettere in campo tutte le energie per aiutare le imprese a risollevarsi e le famiglie a non dover più guardare alla fine del mese con angoscia. Villafranca deve compiere un salto d qualità. Penso ai servizi, alla cultura, alle infrastrutture. Se dovessimo essere chiamati ad amministrare non butteremo via tutto quanto fatto dalla precedente amministrazione ma ne porteremo avanti i progetti possibilmente migliorandoli perché risorse da sprecare non ce ne sono. Non come l’attuale amministrazione Faccioli che ha buttato via 10 milioni di opere con i Piruea da noi avviati e che sono rimasti nel cassetto. Con l’unico risultato che siamo ancora senza la nuova scuola materna con nido integrato, dell’area Mazzi non si è più fatto nulla e l’ex Metropol si sta muovendo solo adesso».