Banco Popolare ha raggiunto un accordo con il socio di maggioranza Crédit Agricole finalizzato al ritorno alla redditività della joint venture Agos Ducato, detenuta al 61% da Crédit Agricole ed al 39% dal Banco Popolare, nel quale sono definiti gli aspetti patrimoniali, finanziari e commerciali della partnership. L’intesa raggiunta conferma nella sostanza gli accordi già in essere introducendo meccanismi di reciproca garanzia tra i soci di Agos Ducato sia sul versante del supporto finanziario da prestare a fronte dell’attività della società sia su quello della tutela del valore dell’investimento partecipativo e dello sviluppo della società. Il rafforzamento della società sarà attuato anche mediante un’operazione di consolidamento della dotazione patrimoniale per complessivi 450 milioni di euro da effettuarsi, per 300 milioni mediante aumento del capitale sociale e per i residui 150 milioni tramite l’emissione di passività finanziarie aventi caratteristiche tali da permetterne la computabilità nel patrimonio supplementare (lower tier 2).[//] Quanto ai tempi, gli accordi prevedono che il rafforzamento patrimoniale venga realizzato in due distinti momenti nell’arco del corrente esercizio: in un primo momento verrà eseguito un aumento di capitale nella misura di 240 milioni e verranno sottoscritte dai soci passività subordinate per complessivi 120 milioni; in un secondo momento, prima della fine del corrente esercizio, verranno sottoscritti un nuovo aumento di capitale per 60 milioni e passività subordinate per ulteriori 30 milioni. Gli aumenti di capitale verranno sottoscritti dai soci in proporzione alle rispettive quote di partecipazione. La quota del Banco Popolare, pari al 39%, comporterà un investimento complessivo di 117 milioni. L’impegno del Banco Popolare in relazione alla sottoscrizione dei prestiti subordinati di nuova emissione sarà invece limitato complessivamente a 10 milioni di euro. Il piano di rafforzamento patrimoniale descritto è finalizzato a garantire, sulla base del nuovo piano industriale di Agos Ducato, il mantenimento del total capital ratio ad un livello conforme alle disposizioni regolamentari. Nella serata della stessa giornata Agos Ducato ha altresì tenuto un Consiglio di Amministrazione nel corso del quale sono stati approvati il nuovo piano industriale, l’impairment test condotto con riferimento all’avviamento iscritto in bilancio e il progetto di bilancio al 31 dicembre 2012. Il nuovo piano industriale riferito al periodo 2013-2017 approvato prevede il ritorno all’utile della società a partire dall’esercizio 2014. Il progetto del bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 di Agos Ducato evidenzia una perdita netta d’esercizio pari a 604,8 milioni dopo aver rilevato rettifiche di valore nette su crediti per 1.102,8 milioni ed aver svalutato l’avviamento per complessivi 241,7 milioni. Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2012 ammonta a 1.308,0 milioni. L’accordo è subordinato ad una serie di condizioni, ivi compresa l’approvazione da parte dell’Assemblea di Agos Ducato convocata per il giorno 22 maggio 2013 del progetto di bilancio al 31 dicembre 2012 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Agos in data di ieri. I risultati dell’esercizio 2012 di Agos Ducato risultano essere già riflessi nel bilancio del Banco Popolare al 31 dicembre 2012 a seguito della prudenziale valutazione dell’investimento partecipativo effettuata. Per effetto delle svalutazioni addebitate al conto economico dell’esercizio 2012, il valore contabile di iscrizione della partecipazione Agos Ducato risulta infatti pari a 382,4 milioni. L’eventuale ripresa di valore della partecipazione, stimabile nell’ordine di 100 milioni di euro, verrà rilevata solo successivamente alla data in cui l’accordo risulterà pienamente efficace e il Banco disporrà di tutte le informazioni atte a poter riconsiderare la valutazione della partecipazione effettuata in sede di redazione del proprio bilancio al 31 dicembre 2012.