“Se oggi continua a rimanere concreto il rischio della realizzazione della discarica di Cava Balestra, lo si deve a comportamenti negligenti e contraddittori. Sia da parte del Sindaco del Comune di Valeggio, dal 2009 in poi, che dell’attuale Vice Presidente della Provincia di Verona. Ma anche la Regione deve spiegare perché non abbia adottato quei provvedimenti previsti per legge che avrebbero consentito la ricomposizione ambientale e l’estinzione della cava, richiesta dal Comune di Valeggio fin dal giugno del 2000”. La presa di posizione è dei consiglieri regionali veronesi del Pd, Franco Bonfante e Roberto Fasoli, che sulla vicenda hanno presentato oggi un’interrogazione rivolta alla Giunta e nella quale viene ricostruito, come segue, l’iter degli atti e delle procedure negli ultimi 12 anni.
14/04/2000 – con delibera della Giunta Provinciale n. 12/145 del 16/03/2000 la Provincia annulla la propria delibera 16/653 del 15/04/1992 con la quale veniva prescritto alla ditta CAV.CA gli interventi di ripristino ambientale della cava GABBIA in quanto i lavori di estrazione eseguiti in difformità non hanno determinato alterazione ambientale;
16/09/2000 – è di tale data il verbale di estinzione cava sottoscritto da Regione, Provincia e Comune;
19/09/2000 – il Comune comunica alla Regione il mancato versamento di contributi per l’escavazione da parte della ditta, la comunicazione sospende l’effetto del verbale e il Comune chiede l’incameramento delle somme dal deposito cauzionale della ditta;
10/01/2006 – il Comune ribadisce alla Regione il mancato versamento del contributo per l’escavazione, chiedendo il recupero dal deposito cauzionale della ditta.
17/04/2008 – la Provincia comunica alla ditta che a seguito di un sopralluogo e un rilievo plano altimetrico sono state verificate delle irregolarità, le difformità sarebbero oggetto di verbale che non viene redatto non essendo stato individuato il responsabile. Si chiede alla ditta di produrre una relazione di stabilità dei fronti di scavo presenti entro la fascia di rispetto;
17/05/2008 – la Regione invita la ditta a presentare entro 60 giorni una proposta operativa per la ricomposizione ambientale del sito o un nuovo progetto di ricomposizione ambientale prevedendo una sistemazione finale della cava diversa da quanto autorizzato, finalizzati alla più celere conclusione della procedura per l’estinzione della cava;
2009 – Sindaco e Vicesindaco di Valeggio incontrano i titolari di Adige Ambiente, vengono a conoscenza della decisione di depositare un progetto di discarica, ma non dicono nulla a nessuno;
29/06/2011 – presso la Prefettura di Verona si tiene un incontro, presenti, tra gli altri il Vicepresidente e Assessore Provinciale all’Ambiente Venturi, il Sindaco ed il Vicesindaco di Valeggio, i titolari della ditta Bastian Beton ed altri, mentre “brilla” per la sua assenza la Regione del Veneto;
24/04/2012 – il Comune, a seguito di un’interrogazione del Consigliere di minoranza Nicola Cordioli, comunica nuovamente alla Regione il mancato versamento del contributo per l’escavazione, chiedendo il recupero dal deposito cauzionale della ditta;
03/05/2012 – il comune chiede a Regione e Provincia che definiscano con esattezza i lavori o gli interventi di ripristino ambientale da eseguire per la ricomposizione e successiva estinzione della cava e chiede inoltre di comunicare eventuali quantificazioni del volume di scavo, desunti da rilievi strumentali, in loro possesso.