Comune di Verona. Via Equitalia arriva la “Società locale di riscossioni”
Il Consiglio comunale, con 21 voti a favore (Civica per Verona, Lega Nord e Pdl), 3 astenuti (Movimento 5 stelle) e 1 contrario (Sel), ha approvato la costituzione della nuova società di riscossione delle entrate comunali, che dal 1° gennaio 2014 sostituirà Equitalia. L’organismo sarà denominato “Società locale di riscossioni” e avrà come socio unico il Comune di Verona. Alla società sarà affidata la riscossione coattiva dei tributi comunali, delle sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Strada, nonché delle sanzioni amministrative e delle entrate patrimoniali ed assimilate. Sono stati [//]accolti dall’Amministrazione comunale 4 emendamenti (dei quali 2 del Movimento 5 stelle, 1 del Pd e 1 di Lega nord e Civica per Verona), 5 Ordini del giorno collegati alla delibera (1 della Civica per Verona, 3 del Movimento 5 stelle e 1 condiviso da maggioranza e minoranza). Sintesi del dibattito, iniziato nella seduta di giovedì 12 settembre. Per il capogruppo del Movimento 5 stelle Gianni Benciolini “Il piano economico finanziario di questa proposta non regge e ci preoccupa, non vorremmo che il servizio di riscossione gravasse sul socio unico, ossia il Comune, e mancasse di sostenibilità finanziaria. Chiediamo comunque che tutti gli utili vengano destinati all’aiuto dei cittadini e delle imprese di Verona che non riescono a pagare le imposte” “Ci sono città che hanno scelto un’azienda municipalizzata per il sistema di riscossione– ha detto il consigliere del Pd Orietta Salemi – e i dati fanno emergere degli standard di eccellenza. Se il vecchio sistema era ritenuto critico o vessatorio per i cittadini, dubitiamo che questa nuova società possa essere così diversa, flessibile e attenta. Vorremmo delle garanzie sui vantaggi che questa operazione può comportare”. Per il capogruppo della Civica per Verona Massimo Piubello “tra le scelte che si potevano fare, sicuramente questa è la più attuabile. L’obiettivo deve essere quello di andare a stanare chi ha la possibilità di pagare i tributi ma cerca di fare il furbetto e allo stesso tempo di sostenere le aziende piuttosto che i cittadini veronesi che si trovano in difficoltà, intenti attuabili data la territorialità della società che si verrà a creare”. “La discussione di queste settimane – ha affermato il capogruppo di Sel Mauro De Robertis – ha messo in luce la fumosità del piano finanziario, dal quale emerge che alla fine si pagherà di più, e della gestione, che prevede la mobilità del personale comunale, senza pensare ai dipendenti di Equitalia. Tutti questi aspetti ci portano a dire che forse sarebbe meglio gestire internamente un’operazione così, senza creare nuove società”. Per il consigliere del Pd Damiano Fermo “l’obiettivo di un Comune deve essere sempre quello di aiutare i cittadini, invece questa operazione prevede un aumento di sanzioni a carico dei veronesi. Chiediamo quanto meno di abbassare il più possibile la quota di capitale da investire per realizzare questa nuova società e che vengano cambiati i parametri per cui il Consiglio di amministrazione peserà del 30 per cento sul totale dei costi del personale”. “Pur condividendo l’idea – ha detto il consigliere del Movimento 5 stelle Luca Mantovani – ci rimangono alcune perplessità sul Piano economico finanziario. Se fosse vero che la sostenibilità economica della società di basa su un aumento spropositato delle sanzioni e dei fermi amministrativi l’aspetto umano di cui tanto si parla andrebbe a sparire. Dovrà inoltre essere garantita la qualità dei servizi comunali e crediamo sia difficile avere delle garanzie su questo e sulla bontà dei rapporti che si verranno a instaurare tra la nuova società e i cittadini”. Per il consigliere del Pd Fabio Segattini “ogni cambiamento deve essere fatto a favore del cittadino, mentre questa scelta rischia dal punto di vista economico di non stare in piedi e quindi di creare confusione. In questa fase, dato l’emendamento presentato dalla maggioranza che stravolge lo Statuto della nuova società, credo sia necessario che questo documento torni in commissione. È giusto che ci sia il tempo per analizzare le modifiche apportate e comprendere come cambia la delibera”. “Su Equitalia si fa sempre della demagogia – ha detto il consigliere del Pd Elisa La Paglia – in quanto per legge già adesso sono previste agevolazioni per i cittadini, negli anni inoltre questo Comune non ha mai presentato richieste specifiche ad Equitalia sulla modalità di riscossione coattiva, quando invece poteva intervenire. I veronesi non saranno agevolati nel pagare le tasse e verranno tolte risorse importanti al bilancio comunale. Le professionalità dentro al Comune ci sono e potevano essere sfruttate internamente”. Per il consigliere del Pd Luigi Ugoli “nella delibera si parla di obiettivi della nuova società, ma trovo che siano propositi raggiungibili anche attraverso una gestione interna e diretta di questo servizio, formando delle persone e valutando gli effetti prima di mettere in piedi una società come questa. La fretta è cattiva consigliera e può portare a non gestire nel modo migliore le risorse pubbliche”. “Credo che questa sia la possibilità che ha un’Amministrazione comunale per rispondere alle richieste dei cittadini – ha spiegato il capogruppo del Pdl Daniele Polato – dobbiamo sapere quanto più umana potrà essere questa società rispetto a Equitalia, anche nell’individuare persone e lavoratori attenti alle difficoltà dei cittadini. Ci deve essere una prospettiva di rapporto quasi paritario verso coloro che si possono rivolgere alla nuova società e che dovranno trovare un percorso diverso rispetto all’attuale”. Per l’assessore alle Aziende partecipate Enrico Toffali “stiamo parlando di una società che per natura dovrà riscuotere tributi e quindi mettere le mani nelle tasche dei cittadini non per vessare ma per intervenire nei confronti di quanti sono morosi per diversi motivi, che dovranno essere compresi tenendo conto delle situazioni contingenti. Abbiamo fatto una scelta in linea con quella presa da altri Comuni, forse questo percorso doveva essere intrapreso prima”. All’unanimità, con 30 voti a favore, il Consiglio comunale ha deciso di procedere con il gemellaggio con la città di Johannesburg (Sudafrica), demandando al Sindaco di siglare, unitamente al Sindaco della città di Johannesburg, l’atto ufficiale di gemellaggio, dando atto che le spese conseguenti verranno impegnate di volta in volta sulla base delle necessità derivanti dalla programmazione delle iniziative di scambio e verranno coperte a valere sugli stanziamenti disponibili nel bilancio di previsione per l’esercizio di riferimento. Con successiva decisione della Giunta verrà predisposto un Comitato per il gemellaggio. Con 28 voti a favore, è stata approvata all’unanimità la mozione “Avio Handling – Il Comune di Verona si impegni a garantire il posto di lavoro anche alle/ai 90 lavoratrici/lavoratori attualmente in cassa integrazione”, a firma dei capigruppo di Pd Michele Bertucco e Sel Mauro De Robertis. Il documento “impegna il Sindaco e la Giunta, in collaborazione con gli altri enti pubblici ed economici veronesi presenti nel capitale sociale della Catullo Spa, ad attivarsi per garantire i lavoratori attualmente collocati in cassa integrazione a zero ore lavorative”. All’unanimità, con 25 voti a favore, il Consiglio comunale ha approvato la surroga del consigliere dimissionario del Movimento 5 Stelle Michela Toffali, sostituito dal nuovo consigliere Riccardo Saurini. Rinviate alla prossima seduta le due proposte di delibera per l’adozione della variante relativa al primo stralcio al per la localizzazione dell’opera pubblica denominata “Variante alla S.P. 6 dei Lessini” e la realizzazione della terza corsia nel tratto compreso tra Verona nord (km. 223) e l’intersezione con l’Autostrada A1 (km. 314).