“La Commissione Via sta tergiversando perché stante la situazione del sito non può dar corso al progetto, indipendentemente dalla sua bontà”. Lo dice il sindaco Mario Faccioli che, con supporto di giunta e consiglieri, ha spiegato perché Ca’ Balestra non può, stante le norme attuali, essere trasformata in discarica. “Ogni tanto c’è qualcuno che se ne esce con qualche discorso su Ca’ Balestra come se scoprisse cose nuove – sottolinea il primo cittadino – . Nella realtà i motivi per cui il progetto va rigettato sono stati evidenziati sin da subito dal Comune di Villafranca, l’unico ad aver presentato le osservazioni e il parere di merito entro la scadenza tecnica prevista dalla normativa. Ad oggi solo la Via può fermare il progetto prendendo appunto atto delle osservazioni da noi presentate che sono incontrovertibili. Qualsiasi decisione presa in senso contrario, ci darebbe motivo sufficiente per ricorrere al Tar”. Secondo il sindaco di motivi ce ne sono a sufficienza per rigettare il progetto. Non sono stati convocati tutti gli enti interessati e non è stata rispettata la tempistica. Nello stesso sito non si può far partire un progetto nuovo di discarica quando le cava non è stata ripristinata ed estinta. La Via non può sostituirsi a un piano d’area in salvaguardia approvato dalla Regione. Non è stata redatta una verifica puntuale riferita alle variazioni di falda. Enac e aeroporto confermano che non possono essere autorizzate discariche con materiale putrescibile. Non sono chiari i materiali utilizzati. Essendo in zona agricola, l’inquinamento da polveri e gli sbalzi di temperatura danneggiano la produzione di prodotti tipici tutelati come kiwi e pesche. “La verità – accusa Faccioli – è che si vuole aprire un altro sito per trovare le risorse da destinare alla sistemazione di Ca Baldassarre per la quale non ci sono più fondi ed è una bomba ecologica ad orologeria. Quindi nessuno sfrutti la discarica per farsi propaganda. Questo territorio, Quaderni, hanno già dato. Difenderemo questo principio in tutte le sedi istituzionali e legali. E la smettano di farci fare viaggi a vuoto in 50 persone a Venezia, che ci paghiamo per non incidere sulle tasche dei cittadini”.