Tutti i comuni devono uscire dall’equivoco. Tutti esprimano un no alla discarica. E’ questo il messaggio lanciato dal consiglio comunale di Villafranca su un tema delicato come quello delle discariche. E’ stata votata una mozione unanime che rafforza quanto già fatto in passato. Ma il sindaco Mario Faccioli ha posto in primo piano una visione generale che coinvolga tutti gli impianti dell’area. Non solo Quaderni, quindi, ma anche Caluri e Sommacampagna.
Sindaco: «Ho difficoltà a vedere i comitati come ieri sera e qualcuno che li strumentalizza. Non sono le parole ma i fatti che ho compiuto che dimostrano che quando dico una cosa la faccio. Se è sì è sì oppure è no. Non c’è solo problema di Quaderni ma anche di Sommacampagna che è più pesante di Quaderni. Là non vedo comitati. C’è un silenzio assordante. Nessun consiglio che abbia fatto un documento come il nostro. Ce l’hanno scopiazzato, anche la Via. Lo abbiamo scritto noi, maggioranza e minoranza. Non voglio strumentalizzazioni per chi va in campagna elettorale. Noi ci siamo mossi prima dei comitati perché questo è il nostro dovere. O è mozione a difesa del nostro territorio, da Sommacampagna a Quaderni, o solo Valeggio e Quaderni. Per me vale per tutti. Valeggio non riesce ad uscirne dalla sistemazione della vecchia Ca Baldassarre. Ora presentano piano economico finanziario in consiglio senza progetto. L’avessi fatto io mi avrebbero ammazzato. Secondo me ci vorrà ribaulatura. Dieci anni fa Quaderni si scatenò. Ora nessuno ne parla perché si pensa a ca’ Balestra. Io sono preoccupato per tutte le discariche. Quelle di Sommacampagna mi preoccupano di più. Quindi vorrei da questo consiglio, per la sensibilità che ha sempre dimostrato, avere una visione più ampia. A Venezia hanno fatto parlare tutti fuorché me che ero l’unico che aveva titolo per parlare. Il Comitato ha fatto una mostra e l’unica delibera che doveva esporre era la nostra. Hanno messo quelle scopiazzate. Voglio rispetto. Qualcuno sta usufruendo del nostro lavoro. Ne ho già bloccate in passato di cave. Dove posso arrivare ci arrivo. Non accetto le logiche partite. Faccio la battaglia sulle logiche di interessi. O sono logiche corrette o si fermano. Non mi è mai stato chiesto cosa penso, cosa faccio. Sempre fatto il nostro lavoro, senza spintanee mozioni per fare quello che dovevamo fare come ruolo politico. A Quaderni nessuno mi ha chiesto nulla. Quando è sorto il Comitato queste carte le avevamo già fatte. Voglio stare lontano dai poteri forti che sopravvivono a tutti i cambi della politica».
Paolo Martari: «E’ un ulteriore elemento per fare acquisire a Villafranca un ruolo di leadership, pur col rischio che gli altri enti non aderiscano. Ma avremmo fatto tutto quello che era giusto fare».
Marco Dall’Oca (Villafranca sei tu): «Rischio strumentalizzazione c’è».
Cesare Luca Scattolini (Civica per Villafranca): «Quaderni ha già dato e non è disposta a subire altre vessazioni dall’alto. Abbiamo l’obbligo di non lasciare alle generazioni future situazioni disastrose, queste spade d Damocle che pendono sulla testa dei nostri figli».
Martina Pasetto (Forza Villafranca): «Diamo un segnale positivo che non ha colore politico. Tutti ci impegniamo per arrivare a un no definitivo a una nuova discarica. C’è già la presenza incombente di ca’ Baldassarre. Dobbiamo guardare a Provincia e Regione che nei loro piani rimarchino che in questo territorio non sia più possibile aprire nuove cave. Cosa che ci sarà anche nel nostro piano territoriale. Un no forte ed inequivocabile».
Luca Zamperini (Lista Tosi): «Su queste tematiche nessuna divisione, come è sempre stato. Villafranca ha già dato a Quaderni come a Caluri. E se ci sarà da condividere posizioni su altre discariche, come Sommacampagna, saremmo al fianco del sindaco».
Sindaco: «Già fatto a suo tempo una norma urbanistica e da allora in quella fascia di Paque non è più stato possibile aprire cave. L’unico aspetto di una ferita che rimane aperta è Caluri dove non si possono fare modifiche urbanistiche perché tutti i lotti previsti non sono stati occupati. Il problema resta. Sommacampagna è uno dei Comuni che vive con gli introiti della discarica. Per noi solo danni che stiamo tutt’ora subendo. Inutile fare battaglie se quello che hai al confine se ne frega. Solo con la programmazione urbanistica adatta approvata in Regione possiamo difenderci. I cittadini si spaventano quando vedono i progetti, noi dobbiamo prevenire perché altrimenti può essere già tardi».