“Riportiamo a casa i Marò”. Oramai è diventato un grido di battaglia della gente comune, stufa e schifata dall’atteggiamento dello Stato che da due anni si fa prendere in giro dai continui rinvii delle autorità indiane. Se n’è parlato anche alla conferenza che Toni Capuozzo, noto giornalista televisivo e scrittore, ha tenuto alla Caserma “Giovanni Duca”, una conferenza dal titolo “Esperienze di un inviato di guerra.”. “Le Forze Armate – ha commentato Tony Capuozzo – rappresentano ancora la parte sana del Paese, per esse parole come disciplina, dovere e onore hanno ancora un senso. Vedere i Marò accusati di terrorismo…”. All’evento hanno partecipato autorità e personalità del mondo giornalistico della città scaligera oltre al personale dell’85° Reggimento Addestramento Volontari, del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti e del Reggimento di Sostegno Materiali Speciali, promotore dell’attività, tutti enti che insistono nella stessa sede. Toni Capuozzo ha illustrato, attraverso il racconto delle sue esperienze di giornalista inviato nei più svariati teatri di conflitto esteri, le differenze di cultura, di gestione di una crisi e dei rapporti con i contingenti esteri dei paesi da lui visitati. “Il buon giornalista è come un buon militare”, ha detto Toni Capuozzo, “che prima di andare in un teatro di crisi ne studia la storia, la cultura, le tradizioni e anche la lingua. È necessario il giusto equilibrio tra gentilezza e fermezza per poter bene operare.”