Persi altri 18mila posti di lavoro nel Veneto nel 2013. Pil regionale a meno 1,6%. 10mila le chiusure aziendali
Sesto anno di crisi per il Veneto, per l’occupazione, per le aziende. La fotografia circostanziata della situazione nel territorio è stata fornita stamani a Palazzo Balbi dal Rapporto 2014 di Veneto Lavoro, alla presenza del Governatore Luca Zaia e dell’Assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan. Ha illustrato i dati il direttore di Veneto Lavoro Sergio Rosato Il 2013 è stato un anno di grave recessione economica. In estrema sintesi i dati forniti dal Rapporto segnalano: -il Pil che, nel Veneto, ha avuto una ulteriore contrazione dell’1,6%; -aziende: -1,8% delle imprese attive, – 8000 imprese in numeri assoluti; fallimenti/liquidazioni nel corso del 2013 sono state oltre 10.000 aziende interessate;le aperture di crisi aziendali sono state 1.465 con 42.248 lavoratori; la provincia con il maggior numero di crisi è Padova (272). Seguono Vicenza (203), Treviso (185), Venezia (152), Verona (142), Rovigo (50), Belluno (38). -posti di lavoro persi: 18.600 in quello dipendente con meno 5000 unità rispetto al 2012 (-85 mila posti di lavoro tra 2008 e 2013) soprattutto nei settori dell’industria, costruzioni, servizi; -esportazioni: dal gennaio al settembre 2013, hanno mostrato situazioni in crescita (alimentare, vino, occhiali, oreficeria) ma anche di contrazione (sport system, tessuti, macchine utensili); -tasso di occupazione: per la prima volta dal 2002 è sceso al 63,3% ; -cassa integrazione: ricorso massiccio in particolare alla straordinaria (spesso crisi irreversibili) e alla CIG deroga (crisi anche della piccola impresa); -disoccupazione aumentata (tasso medio 2013 arrivato al 7,6%; in numeri assoluti circa 171 mila disoccupati con picco massimo di 195.000 disoccupati nel primo trimestre 2013). Se si considerano anche coloro che hanno smesso di cercare lavoro o lo cercano a determinate condizioni il numero sale intorno alle 310 mila unità; il tasso di disoccupazione giovanile è di 25,3%. (ma la disoccupazione giovanile effettiva è di circa 35 mila giovani sotto i 25 anni, l’11% di questa fascia d’età). [//] Le politiche del lavoro (nel Veneto funzionano molto bene i tirocini, sono stati 25 mila diventati poi lavoro vero nel 60-70% dei casi; e positivi anche i percorsi di istruzione professionale) sono state soprattutto destinate a: -sostegno degli ammortizzatori sociali: costo complessivo di circa 2 miliardi di euro (più che raddoppiato rispetto al 2007); i beneficiari di sussidi di disoccupazione sono stati circa 120.000, quelli di indennità di mobilità circa 20.000. Complessivamente nel corso del 2013 circa 300 mila soggetti hanno avuto accesso a un sussidio. – Segnali positivi: riparte la produzione industriale nel secondo semestre 2013 (dato tendenziale +1,4%). Il 70% delle assunzioni a tempo indeterminato si registra nelle imprese che crescono.