Divampa la polemica in consiglio comunale sull’eterno problema degli eventi culturali sui quali il Comune dovrebbe investire molto pur sapendo che poi la partecipazione è scarsa. A far scoppiare le polveri la terza e ultima interrogazione del Centrosinistra relativamente alla mancata organizzazione di eventi per il giorno della memoria e del ricordo (nella foto le Foibe), se non quello del 27 gennaio promosso dal liceo Enrico Medi e organizzato da studenti e docenti. «La primavera risveglia le coscienze – ha esclamato seccamente l’assessore Maria Cordioli -. Se si fa qualcosa c’è scarsissima partecipazione. Quando non si fa nulla allora ci si ricorda che gli eventi non ci sono. Negli ultimi 6 anni abbiamo sempre organizzato eventi per i due appuntamenti, con il coinvolgimento delle scuole o di testimonial importanti. Manifestazioni sempre pubblicizzate, ma di scarsa considerazione della stampa. E’ difficile coinvolgere la popolazione che peraltro non mostra di essere particolarmente interessata. E’ presente quasi sempre la maggioranza, della minoranza mai visto nessuno come al 25 aprile, 4 novembre, unità d’Italia ecc. Non è detto che poi si debbano fare in quei giorni fissi. Per motivi organizzativi non abbiamo potuto rispettare i tempi vista la riorganizzazione del personale della Biblioteca e il Comitato appena nominato non si era ancora insediato. Il 27 gennaio erano protagonisti i ragazzi del Medi, non ha partecipato nessuno e quindi non ho ritenuto opportuno ripetere l’operazione per la giornata del ricordo. Non deve venire tutto e solo dalla maggioranza. La presenza è la cosa fondamentale. Quindi è solo una strumentalizzazione. Non accetto critiche passive».
Pacata ma altrettanto incisiva la replica della consigliere Isabella Roveroni: «Non capisco il tono polemico dell’assessore. Nessun risveglio di Primavera. L’interrogazione è stata protocollata a febbraio quando ho visto che non è stato fatto nulla. La capisco che è frustante organizzare questi eventi perché il pubblico non è numeroso. Ci sono passata anch’io. Ma detto questo un’amministrazione non si ferma. Si continua con la speranza di educare sperando che dia buoni frutti. Nessuna volontà polemica ma, anzi, costruttiva perché ricordare questi eventi non è tempo perso. I nominati della minoranza non hanno partecipato? Una ha sempre partecipato e chi non c’era è colpa del mancato arrivo in tempo dell’invito. C’è invece la volontà di partecipare e lo faremo se saranno organizzati eventi interessanti».

A.Cordioli: “Nessuno di voi all’unità d’Italia”. Martari: “Abbiamo il vizio di lavorare…”

Ma sull’argomento è intervenuto anche il consigliere Adriano Cordioli accusando: «Alla celebrazione dell’unità d’Italia non ho visto nessuno della minoranza». Paolo Martari ha replicato: «La comunicazione è arrivata al venerdì per il lunedì e noi abbiamo ancora il vizio di lavorare…». Poteva andargli peggio. A Target non è stato nemmeno comunicato. Il problema non è se partecipa la maggioranza o l’opposizione. Qualche politico in più presente nulla aggiunge alla promozione dell’evento. L’obiettivo deve essere far giungere alla gente i messaggi di vario tipo che gli eventi suscitano: siano essi artistici, sociali, storici o anche solo ricreativi. Da anni andiamo sottolineando che la gente purtroppo partecipa poco e quindi sarebbe fondamentale almeno far sapere ai cittadini quello che è stato fatto. Target, con tutti i limiti di un giornale commerciale legato alla pubblicità e con cadenza mensile (salvo che non si interessi l’assessore di persona, le comunicazioni sono fatte pochi giorni prima ad uso e consumo di quotidiani e tv), quando è stato coinvolto ha dedicato pagine e pagine facendo da cassa di risonanza ad appuntamenti a volte imbarazzanti per il numero di presenti. Se si ritiene sufficiente usare il sito del Comune o la pagina Facebook è un discorso. Altrimenti, senza ombra di smentita, Target è l’unico mezzo che ancora arriva direttamente nelle case a contatto con la gente. Se viene coinvolto.