“Solidarnosc, una sfida per oggi” questa sera alle Stimate
La ricerca della libertà e di un senso del lavoro sono i due elementi caratterizzanti la nascita e la lotta di Solidarnosc, il primo sindacato libero in Polonia agli inizi degli anni Ottanta, durante il regime comunista. Quella che inizialmente era una rivendicazione sindacale operaia divenne poi un vero e proprio movimento di popolo, nel quale si trovarono coinvolti operai, contadini, studenti, esponenti della cultura. Guidato da Lech Walesa e caratterizzato da una prevalente ispirazione cristiana, Solidarnosc fu messo fuori legge dal regime e costretto alla clandestinità, pur continuando a ricevere un importante sostegno politico e organizzativo dalla Chiesa cattolica. Sui cancelli degli stabilimenti di Danzica [//]campeggiavano non solo slogan, ma le immagini di Giovanni Paolo II e della Madonna Nera di Czestochowa. Nel 1989, di nuovo legalizzato, divenne il principale soggetto della transizione della Polonia dal comunismo alla democrazia. Solidarnosc ha fatto emergere l’esperienza umana in tutta la sua integralità e quindi anche nella sua dimensione religiosa, facendo affiorare una nuova coscienza della dignità dell’uomo e della necessità che il lavoro abbia un senso perché l’uomo possa vivere. L’esperienza di Solidarnosc e i suoi effetti sull’Europa, sono al centro del convegno promosso dalla Fondazione Giorgio Zanotto, dal Centro di Cultura Europea Sant’Adalberto e dall’Associazione Rivela per mercoledì 28 maggio alle 20.45, al Teatro Stimate di Verona. Ne discuteranno: Luigi Geninazzi, giornalista e testimone diretto di Solidarnosc e degli altri avvenimenti che hanno portato alla fine del comunismo nell’Europa dell’Est, ha raccontato la sua esperienza professionale e umana di quegli anni nel libro L’Atlantide Rossa, che sarà introdotto nel corso dell’incontro. Sandro Chierici, consulente editoriale, ha curato la mostra presentata nell’edizione del Meeting di Rimini del 2010 “Danzica 1980. Solidarnosc”. Proprio tale mostra sarà proposta prossimamente dall’Associazione Rivela. Modera il responsabile culturale dell’Associazione Rivela Michele Marras Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.