«Non è pioggia, ma gocce di felicità, gioia di esserci». Il commento dello speaker sul Ponte Visconteo, quando i nuvoloni in cielo sembravano poter rovinare la 21ª edizione del Nodo d’amore, è stato perfetto per inquadrare una serata che ancora una volta si è rivelata magica che, come ha sottolineato il sindaco Tosoni, rappresenta il primo di tanti eventi che fanno di Valeggio un polo d’attrazione turistica di eccellenza. La cena di Borghetto ha vinto sul maltempo e l’unica volta che i 3300 commensali hanno alzato gli occhi verso il cielo, tradendo le pietanze sulle tavolate, è stato per vedere il cambio di colori del Castello, o, a fine cena, per lo spettacolo pirotecnico. Protagonista assoluto, come sempre, il tortellino, vero ambasciatore di Valeggio nel mondo, e quest’anno il nuovo tortello, il Tesoro di Malco, dopo lo Scrigno di Silvia del 2013. Ma protagonisti assoluti sono stati coloro che hanno organizzato l’evento, ovvero i 16 componenti dell’Associazione Ristoratori Valeggio che con caparbietà hanno superato difficoltà e divergenze per proporre una delle serate più copiate e allo stesso tempo più uniche nel loro genere. Tra l’eleganza della madrina Silvia Nicolis e la voce da brividi della giovanissima cantante Beatrice Pezzini, c’è stato tempo anche per ricordare Renato Pizzamiglio, artigiano e collaboratore dell’Arv. Può gioire il maestro orafo Alberto Zucchetta, ideatore della leggenda del Nodo d’Amore, che ha realizzato la statuetta dorata per i premiati Giampaolo Savorelli, Renzo Giacchieri, Milo Manara. Quest’ultimo ha debuttato come disegnatore del piatto da collezionisti donato ai commensali che resterà il ricordo concreto di una serata che porteranno sempre nel cuore.