Il costo complessivo del servizio di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati sarà per il 2014 di di 4.905.595 e sarà coperto grazie all’apposito piano finanziario approvato ieri sera in consiglio comunale con i voti della maggioranza e di Forza Villafranca e il no di Centrosinistra e Lista Tosi. Ancora una volta si è arrivati allo scontro verbale tra il sindaco Faccioli e il Centrosinistra che poi ha abbandonato l’aula. Di questo parleremo dopo. L’argomento è diventato l’occasione per il sindaco di illustrare come sono stati ottenuti i risparmi ma anche di puntare il dito su chi non differenzia o lascia in giro rifiuti dii ogni genere. E su questo argomento ci avrà sempre al suo fianco perché è una vergogna.
“I risparmi derivano dalla cadenza quindicinale della raccolta carta e secco visto che i dati ci dicono che i quantitativi non implicano un servizio settimanale. Le due riduzioni portano subito beneficio. Tolto anche l’ecomobile al mercoledì perché costava 36 mila euro per uno-due cittadini. Ma abbiamo introdotto anche le barriere con tessera sanitaria per entrare nelle isole ecologiche e puntiamo ai sacchetti con microchip identificativi. Nei 41 comuni del Consorzio di Bacino si è fatto un buon lavoro visto quanto è’ diminuito il conferimento in discarica. Ma ancora non ci siamo. Abbiamo troppe impurità e troppi costi di lavorazione, La plastica non è pura e ce la pagano molto meno. Ancora nell’umido troviamo i sacchetti di Martinelli. Si usano i sacchi neri, si lasciano i sacchetti aperti e col vento volano via le immondizie, rifiuti abbandonati, giornali e pacchetti di sigarette. Abbiamo organizzato le assemblee ma la partecipazione è stata irrisoria. E’ un problema culturale. I cassonetti c’erano ed erano comodi. Se ognuno avesse messo i rifiuti nei cassonetti giusti non ci sarebbe stato bisogno di fare il porta a porta con costi molto minori. Alle isole straboccano verde, demolizioni, pneumatici, elettrodomestici, materiale facilmente differenziabile finisce negli ingombranti. Se uno pulisse il suo marciapiede davanti a casa come prevede il codice civile non ci sarebbe bisogno di mandare uno a pulire. La Tari non è una tassa, ma un costo. Se costa meno paghiamo meno. Fatto il 72% di differenziata e non pensavo. Ma possiamo arrivare al 76 con un minimo di attenzione. Due anni sono ancora pochi. Non me lo sento di ammazzare la gente. Continueremo con le informative, ma se non si capisce arriveremo alle sanzioni”.