Di fronte della morìa delle piantagioni di kiwi nel Veronese il consigliere regionale Franco Bonfante (Pd), vicepresidente del Consiglio veneto, chiede l’intervento diretto della Regione. Un batterio sta insidiando la pregiata coltura che negli ultimi anni ha sostituito i pescheti, decimati dal virus detto “sharka”. Ma ora la storia sembra ripetersi: le nuove colture sono nuovamente devastata da un batterio che si sta propagando a grande velocità. «I produttori, che già hanno affrontato consistenti spese per il cambio di colture e impianto – scrive Bonfante nell’interrogazione ‘urgente’ indirizzata al presidente Zaia – non sono in grado di affrontare l’epidemia. E’ necessario [//]l’intervento urgente del servizio fitosanitario regionale, in collaborazione se necessario con i dipartimenti universitari di ricerca, nonché un controllo dell’Arpav sulle possibili interferenze chimiche ed ambientali che possano essere causa del danneggiamento». Bonfante chiede inoltre il riconoscimento di calamità naturale per le colture veronesi e di valutare nelle opportune sedi, giuridiche e finanziarie, come indennizzare gli agricoltori, facendo ricorso anche ai fondi comunitarie statali. «La Regione deve tutelare l’agricoltura veneta che ha investito su prodotti di qualità, come vigneti e frutteti – sottolinea il politico veronese – in quanto garanzia di sviluppo, investimenti, occupazione e reddito, nonchè indispensabile presidio di contesti ambientali pregiati».