«Vorremmo davvero che le parole della Dottoressa Orlandi risultassero capaci di generare fatti concreti: è il momento di dare il via ad un periodo di collaborazione e di pace fiscale tra contribuenti ed Erario». Andrea Bissoli, Presidente di Confartigianato Verona, commenta così le varie interviste rilasciate nei giorni scorsi da Rossella Orlandi, da poco nominata alla direzione dell’Agenzia delle Entrate, basate sui contenuti della circolare da lei stessa firmata successivamente al suo insediamento, contenente gli indirizzi operativi sulla prevenzione e il contrasto dell’evasione per l’anno 2014. Massima attenzione, dunque, ai grandi contribuenti e, al contrario, azioni di controllo orientate alla ragionevolezza e proporzionalità nei confronti delle imprese di minori dimensioni e dei lavoratori autonomi.
«Sarà vero?», si chiede Bissoli, che spiega come quotidianamente la sua Associazione si confronti con piccole e piccolissime imprese costrette ad abbandonare ogni programma di sviluppo, di crescita e di uscita dallo stato di crisi, per dedicarsi alla difesa – a volte vana – da ingiunzioni, accertamenti, cartelle esattoriali, magari riprese dopo anni e [//]anni di silenzi ed omissioni da parte del Fisco. «L’evasione, quella vera, esiste, non vi è dubbio – continua il Presidente di Confartigianato Verona -, ma esistono anche gli errori formali, le dimenticanze, l’impossibilità concreta di affrontare economicamente l’attuale foresta fiscale e quella che potremmo definire come la ‘super-burocrazia’, che trasforma le piccole imprese in vittime di un sistema che, in un modo o nell’altro, qualche grana la scova sempre tra pile di scartofie che gli imprenditori non riescono più a gestire. Ora – aggiunge Bissoli – l’Agenzia delle Entrate annuncia un nuovo corso, una presunta rivoluzione indirizzata ad impedire l’evasione, anziché rincorrerla, e ciò non può che rappresentare un segnale positivo, se dalle parole si passerà ai fatti. Interessarsi pervicacemente di situazioni pregresse oggettivamente impossibili da gestire, inseguire aziende fallite e decotte, per arrivare a risultati scarsi o praticamente nulli, sia per le attività produttive sia per il Fisco, non può più essere la priorità. Come non lo deve più essere la rincorsa di piccoli imprenditori, lavoratori autonomi, persone fisiche e famiglie ritrovatisi in situazioni di contenzioso non certo per frodare ed evadere con dolo, ma, nella maggior parte dei casi, per errori formali o per impossibilità seria ad onorare quanto richiesto dalle relative scadenze».
Concentrare le verifiche a partire dal 2012, dedicare attenzione ai grossi evasori, risolvere equamente i contenziosi “minori”, sono le nuove indicazioni dell’Agenzia delle Entrate che Confartigianato Verona accoglie come auspici per rispondere alla necessità, ormai improcrastinabile secondo il Presidente Bissoli, di risolvere nel più breve tempo possibile e definitivamente le numerose situazioni incagliate, che generano depressione e caos, anziché tranquillità, ottimismo e crescita.
«La politica, l’Agenzia delle Entrate e la sua controllata, Equitalia – conclude Andrea Bissoli -, sono chiamate ad avviare un periodo di vera collaborazione con i contribuenti, smettendo per sempre i panni dei vessatori. Dal canto suo, Confartigianato si è sempre dichiarata pronta a fare la propria parte per cooperare concretamente nella creazione di un clima di fiducia e di un Paese nel quale aprire un’attività, farla vivere e creare lavoro non sia più un’impresa da supereroi».