I visitatori del Parco Natura Viva di Bussolengo hanno assistito questa mattina ad una procedura di evacuazione perfettamente riuscita: le persone già in vista al giardino zoologico alle ore 09.10, sono state accompagnate all’ esterno dal personale del Parco, mentre a chi era ancora in coda all’ ingresso è stato chiesto di pazientare in vista della riapertura. I keeper (custodi) degli animali infatti, come ogni mattina, hanno spostato i leoni dalla loro zona di pernottamento al reparto esterno, dal quale possono essere ammirati dai visitatori. Solo il tempo di concludere tutte le procedure e spostarsi nel reparto attiguo dei Ghepardi, che le due leonesse del gruppo hanno oltrepassato il loro reparto esterno e si sono dirette verso la zona di contenimento. Da questa area di tutta sicurezza per i visitatori, adeguatamente separata dai percorsi pedonali, è stato possibile per i keeper e i veterinari far rientrare in tutta calma le leonesse girovaghe nel loro reparto di competenza. Nel frattempo alle 10.40, dopo circa un’ ora e trenta dalla decisione di chiudere temporaneamente il Parco, i visitatori sono stati fatti rientrare e la giornata è proseguita senza altri imprevisti. “Quando si lavora con gli animali, cambi di programma di questo tipo possono di certo verificarsi. L’ importante è avere una struttura adeguata e personale preparato ad affrontare qualunque imprevisto – commenta Cesare Avesani Zaborra, Direttore Scientifico del Parco Natura Viva -. L’ episodio non ha messo in pericolo in nessun [//]modo la sicurezza del pubblico, ma crediamo che la nostra procedura di sicurezza durata appena un’ ora e trenta, sia stata dovuta. Lo scrupolo in queste occasioni, non è mai troppo.”

Ai visitatori che hanno dovuto sopportare i “capricci” delle leonesse, è stato consegnato un ingresso gratuito per ogni bambino e uno sconto per famiglia.

Il Reparto leoni al Parco Natura Viva
Il reparto che ospita i leoni è visibile sia dal parco faunistico, attraversando i “Sentieri d’Africa”, sia dal Safari. Dai sentieri D’Africa, i leoni sono visibili attraverso un osservatorio di 6 metri di lunghezza, ricavato all’interno della palizzata che funge da recinzione per il reparto. A destra dell’osservatorio è presente un fossato d’acqua lungo 35 metri; in quest’area il reparto si trova di fronte a quello destinato alle iene maculate (Crocuta crocuta). A sinistra dell’osservatorio si trova quello destinato alle ai ghepardi (Acinonyx jubatus). Di fronte all’osservatorio il reparto è chiuso da una recinzione al di la della quale vi è la strada per il passaggio delle auto della zona Safari. L’area esterna ha un estensione di 4220 m2, escluso il fossato d’acqua. In essa sono stati inseriti vari elementi come arricchimenti strutturali volti ad aiutare gli individui a manifestare comportamenti specie-specifici: tronchi, alberi, rocce ed un grande masso artificiale che costituisce un riparo dal sole e dalla pioggia. Il perimetro esterno è delimitato da una recinzione mimetica e da una palizzata di legno; quest’ultima separa il reparto esterno da quello interno, in cui gli animali sono richiamati nelle ore di chiusura del Parco. Il passaggio tra i due reparti avviene attraverso un tunnel con aperture a ghigliottina. Il reparto interno è costituito da quattro ampie gabbie, comunicanti tra loro attraverso delle aperture a ghigliottina, con pareti e pavimentazione lavabili e in parte riscaldati per i freddi periodi invernali. Anche quest’area è gestita in moda da renderla più accogliente possibile per gli animali. Il reparto interno è anche il luogo dove gli animali consumano il loro pasto, che viene somministrato loro quando rientrano dal reparto esterno per facilitare il richiamo degli animali e per controllarne il consumo. Nei reparti, interno ed esterno, oltre agli arricchimenti strutturali vengono somministrati quotidianamente arricchimenti olfattivi, alimentari e manipolativi per stimolare i comportamenti tipici dei leoni in natura come la caccia e l’esplorazione. Il branco di leoni è costituito da 4 esemplari diversi tra di loro non solo morfologicamente, ma anche caratterialmente. Ci sono un maschio di nome Bianco, di 12 anni che è arrivato al Parco nel 2007 proveniente dal giardino zoologico francese di Beauval , e tre femmine. Di queste due sono sorelle e sono nate nel 2008, Lubaja e Kianga e sono arrivate al Parco dallo Zoo di Osnabruck nel 2009. Sono proprio queste due sorelle che sono state rinvenute nell’area di contenimento del reparto leoni questa mattina. Vi è poi Safia, nata nel 2007 e arrivata al Parco Natura Viva nel 2008 da Hollywoodpark Stukenbrock. Il maschio ha un carattere molto pacifico e “sornione” Safia e Kianga sono molto giocherellone e molto sociali, Lubaja è invece un po’ più solitaria, ma è sempre molto attenta a tutto ciò che accade.