Nella Primavera 2016 l’ospedale potrebbe entrare in funzione. E’ questa la notizia fondamentale emersa dalla serata pubblica organizzata dal Comitato Pro Ospedale Magalini. A luglio 2015, infatti, si concluderanno i lavori, poi 3/4 mesi per il collaudo e infine altri 180 giorni per renderlo operativo. E poi bisognerà vedere con che potenzialità. “Anche se a luglio la struttura sarà pronta – ha infatti commentato la presidente Loredana Mazzonelli – da vecchia infermiera dico che si può parlare di ospedale solo quando ci saranno attrezzature, medici e modo adeguato di rivolgersi al malato”. Luigi Bertinato, Direttore sanitario che ha fatto le veci del Dg Dall’Ora, ha scandito i tempi: «Qui si è costruito con una filosofia che guarda avanti, non è nato vecchio come succede sempre visti i tempi di realizzazione. Qui dire che durerà 50 anni ha grande rilevanza. Nell’estate scorsa abbiamo messo i primari a contatto con i progettisti e con loro stiamo finendo i lavori. L’arredamento dell’ospedale di Villafranca è già stato approvato. Entro i 180 giorni dal collaudo sarà funzionale, compresi i trasferimenti dei reparti da Bussolengo. E’ interesse dell’azienda che il polo Villafranca – Bussolengo sia competitivo”. L’architetto Antonio Canini, vera anima di tutta la vicenda, ha ricordato come si è arrivati ad oggi: “La Regione mi ha dato delega per costruire un ospedale di natura diversa rispetto al precedente che ha preso fuoco, che non sarebbe più funzionale al giorno d’oggi. Siamo nei tempi, considerando che le ditte che hanno fatto l’offerta sono fallite tutte. L’ospedale si inserisce nella programmazione regionale, uno di quelli che dovrebbero assistere gli ospedali centrali. C’era un adeguamento antisismico diverso nei tre blocchi e si è cercato di omogeneizzarli. La filosofia ispiratrice è che man mano che si entra ci si filtra verso l’interno, a seconda delle necessità: attività distrettuali, giornaliere o si va nella parte più acuta se il problema è più grave. Dalla data di consegna toccherà all’Ulss attivarsi per aprire l’ospedale”. L’assessore regionale Luca Coletto ha garantito di seguire con particolare attenzione l’attivazione dell’ospedale. «Il vecchio sarebbe stato chiuso visto che era sotto i 100 posti letto. I soldi per personale e attrezzature ci sono. La direzione dell’Ulss può presentarsi alla Fondazione Cariverona con la lista della spesa per acquistare gli arredi. Dobbiamo razionalizzare i centri se vogliamo dare la possibilità a tutti di essere curati. I soldi vanno spesi bene. Non possiamo aver dappertutto una chiesa, una caserma dei Carabinieri e un ospedale. Dialoghiamo con i medici di base per dare ulteriori risposte sul territorio. Radiografie e prelievi potremo farli anche nelle medicine di gruppo integrato”. E proprio sulla medicina territoriale hanno fatto un forte richiamo i sindaci Graziella Manzato di Sommacampagna, Anna Maria Bigon di Povegliano, Paolo Boscaini di Bussolengo e Osvaldo Zoccatelli di Trevenzuolo. Il sindaco di Villafranca Mario Faccioli ha illustrato il piano parcheggi: «Saranno circa 400 posti auto per un transito giornaliero di 1500/2000 persone. Sarà chiusa l’area davanti all’ ingresso. Un parcheggio da 100 posti col Piruea di Dario Cordioli servirà al personale. Nell’area antistante sterrata che è dell’Ulss si farà un multipiano (aspettiamo ok dalla Regione) visto che non si può fare nell’area privata di fronte dove al massimo potremo realizzare un parcheggio interrato e rasoterra. Nel 2015 arriveremo a definire le situazioni”.